SERIE A. Mazzone: “Pirlo playmaker l’ho scoperto io”

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Carlo Mazzone rivendica la paternità della trovata di schierare Andrea Pirlo nel ruolo di playmaker. Il decano degli allenatori italiani, intervenuto a Sky Sport 24, ha ricordato i tempi di Brescia: “Mi fa piacere che si ricordino queste cose. Quando uno vive di comportamenti fatti, fa piacere. Io ho fatto tanti guai ma penso di aver fatto anche qualcosa di positivo. Sono sempre stato un estimatore del centrocampista di qualità tecnica. Io dico “dimmi chi fai giocare a centrocampo e ti dirò chi sei”. Lui aveva un’esperienza a Reggio Calabria non tanto per la quale e gli proposi di giocare in mezzo al campo, davanti alla difesa. Gli dissi che in fase di non possesso non si doveva far saltare. Non gli chiesi di togliere la palla, ma di indietreggiare. Poi nella fase di possesso aveva la precedenza assoluta su tutti i compagni di squadra. Lui mi guardò perplesso ma la prova andò molto bene. Chi ci ha guadagnato tra Juventus e Milan con Pirlo ed Aquilani? Aquilani lo sto seguendo da tanto tempo. E’ un ragazzo che va incontro a molti infortuni e mi auguro che li abbia risolti. Lui si avvicina più sulla trequarti che sulla fase medio bassa del campo. Vede più la porta e meno la costruzione del gioco, è questa la differenza fondamentale con Pirlo. Io mi sono meravigliato che il Milan abbia ceduto Pirlo, questa sono squadre di potenza tecnica elevatissima. Io nella mia povertà di carriera ho avuto sempre la fortuna di avere grandi giocatori come Baggio, Guardiola, Giannini e Signori. Io nasco il 19 marzo che è San Giuseppe, era destino che si chiamassero tutti Giuseppe. Pirlo e Vidal insieme? Io ho avuto anche il piacere di allenare Conte e gli auguro tanta fortuna. Ha delle potenzialità elevate come allenatore. Farà un 4-2-4 abbastanza deciso e spregiudicato. Vedremo in campo vantaggi e svantaggi. A seconda dei risultati si renderà conto di quale sarà la soluzione migliore. Diamogli del tempo, è un modulo che in Italia non propone nessuno”.