MERCATO. Mauro: “Eto’o in Russia mi rende triste”

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Massimo Mauro, commentatore e opinionista di Sky, è intervenuto ai microfoni dell’emittente satellitare per dire la sua sull’esonero di Donadoni e sulla corsa allo scudetto: “Per un allenatore è sempre brutto essere esonerato per i risultati negativi, ma stavolta va analizzato nel rapporto tra presidente e allenatore. Se le cose sono queste, è meglio andar via prima. Donadoni è un allenatore che ha fatto benisimo, ha preso il Cagliari in un momento difficile e l’ha fatta diventare una delle squadre che giocava meglio. Cellino fa bene da molto tempo, il presidente può fare quello che vuole anche se non è carino mandare via un allenatore prima del campionato. Donadoni sarà almeno libero di accordarsi con altre squadre. Ficcadenti? Gli allenatori vivono il campo e la prima squadra, è una bella responsabilità prendere una formazione in questa situazione. Ficcadenti è uno che ha dimostrato a Cesena di aver fatto ottimo calcio, giocando partite memorabili contro Juventus e Inter. A me piace molto, è un allenatore che secondo me potrebbe aspirare a squadre più importanti. Chi è l’anti Milan? Quest’anno la Juve, c’è un’atmosfera straordinaria intorno a Conte. Ci sono giocatori come Pirlo che non ha impiegato molto a diventare leader del centrocampo. Il Napoli mi piace moltissimo ma si scontrerà con la difficoltà di riconfermare il campionato dell’anno scorso. Un conto è partire a fari spenti, un altro è partire da favorita. Tutte le squadre lo affronteranno in maniera diversa e per loro sarà l’anno della maturità e della consacrazione. Rossi al Napoli? Se dovesse andare via Lavezzi, lo farei subito. Rossi è uno che fa 15-20 gol a stagione, Lavezzi non raggiunge la doppia cifra. Il Napoli ha bisogno di gente che faccia gol, con Cavani e Hamsik andrebbe benissimo. Eto’o? Non mi è piaciuto. Anche soltanto parlarne, non stiamo parlando di un giocatore che deve andare a svernare a fine carriera. E’ un uomo che guadagna già 10 milioni netti all’anno. Onestamente vederlo catapultato in una realtà del genere, mi rende triste. Capisco tutto ma non voglio più vedere giocatori che baciano la maglia due mesi prima e poi vanno a giocare per soldi”.