MILAN. Galliani: “Fabregas e Kakà operazioni impossibili”

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Nel giorno del suo 67esimo compleanno Adriano Galliani ha concesso una lunga intervista a Sky Sport 24 parlando soprattutto di mercato. Queste le dichiarazioni rilasciate dal vicepresidente vicario del Milan: Dove festeggio? A Forte dei Marmi in attesa di partire per la Cina lunedì mattina. Sto occupando la mattina rispondendo agli sms di auguri. L’sms di Kakà? Finora non l’ho visto, ma è presto ancora. Noi seguivamo Pastore ma ritenevamo e riteniamo Pastore una controfigura di Kakà. Non pensavamo di cederlo all’epoca ma quando partì riprendemmo i contatti con Simonian, ma a quel punto c’era il Palermo e non ci è sembrato giusto inserirci. Nella lista di Mister X c’è stato Pastore? Era troppo caro, non voglio rovinarmi il giorno del compleanno, ma ormai i grandi giocatori vanno all’estero per via di budget e di fatturati maggiori. Se non costruiremo stadi, appena un giocatore viene valutato 45-50 milioni, dall’Italia va all’estero e dall’estero si sposta ancora all’estero. Il problema vero è fatturare 450 milioni di Real e Barcellona e poter competere con loro nell’acquisto di top player. Juve, Inter e Milan fatturano la metà, questo è l’unico e grande problema del calcio italiano. Kakà? E’ un’operazione assolutamente impossibile, così come Fabregas. Mister x esiste, non esiste. Vedremo cosa succederà. Abbiamo una squadra competitiva, partiremo con questa ma se ci saranno opportunità valuteremo. Non voglio fare il pessimista ma è inutile che accostiate giocatori da 50 milioni ai club italiani, perchè non sono costi sostenibili. Berlusconi? Il Milan continua con lui, il presidente ha fatto sforzi enormi in questi 25 anni e sta mantenendo il club al vertice. Berlusconi ha riconfermato che intende andare avanti, il Milan rimane saldamente nelle sue mani. Il calendario? Lo seguo da anni e ancora non ho capito se sia meglio affrontare l’Inter alla prima o all’ultima. E’ una scansione di 38 partite e non sai mai in che condizioni di forma sei tu, l’anno scorso perdemmo alla seconda col Cesena. Io non leggo il calendario, non mi interessa fare ragionamenti su chi incontri e quando. Non ho mai perso del tempo a guardare i calendari. Ibrahimovic? E’ il più forte centravanti del mondo, è blindato e viene protetto da noi. I nostri tifosi devono essere tranquilli che i nostri fenomeni restano al Milan. Cassano? Se non chiede lui di andare via – cosa che non ha fatto fino ad oggi – resta con noi. Taiwo? Ingenerosi i voti della Gazzetta, ha giocato contro la più forte ala destra al mondo, Robben. Spero che farà ricredere chi lo ha giudicato così, si inserirà con pazienza nei meccanismi difensivi. El Shaarawy? Milan Lab ha trovato equilibri tra parte alta e bassa del corpo. L’abbiamo fermato perchè è un ragazzino e va costruito, dobbiamo trasformare queste stimmate in realtà per farlo diventare un campione”.