Covid | Ministro Spadafora promette: “Non vogliamo chiudere lo sport”

Covid, Spadafora: “Tutelato lo sport professionistico e dilettantistico”. Il ministro dello Sport spiega dpcm: “Non vogliamo sport si fermi di nuovo”

Covid | Ministro Spadafora promette: "Non vogliamo chiudere lo sport"
Covid | Ministro Spadafora promette: “Non vogliamo chiudere lo sport” (Getty)

Il Covid impazza, e la tanto annunciata “seconda ondata” è giunta. Ne fa le spese anche il mondo dello sport, con i tanti casi nel calcio, ma anche in altre discipline. Tuttavia, questa volta il blocco totale delle attività dovrebbe essere scongiurato. Niente stop imposto dal Governo, come accadde la scorsa primavera.

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Covid, Spadafora: “Lo sport non si ferma, ma serve più prudenza”

 

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Lo sport è salute, promuove corretti stili di vita e tutela il benessere psico-fisico in ogni suo aspetto e a tutte le età. Il mondo sportivo è stato tra i più colpiti durante il lockdown e nelle settimane successive: è stato tra gli ultimi settori a riprendere, soprattutto lo sport di base, e ancora i numeri della ripresa non sono minimamente paragonabili a quelli precedenti la pandemia. Abbiamo fatto ogni sforzo possibile, assicurato bonus a una categoria di lavoratori finora invisibile, previsto sostegni a fondo perduto. Stiamo per attivare un fondo per alleggerire le spese derivanti dai nuovi obblighi di igienizzazione, per tutelare il valore economico e sociale dello sport per tutti. Nel nuovo DPCM abbiamo tutelato non solo lo sport professionistico ma anche quello dilettantistico: associazioni e società sportive, federazioni e enti di promozione hanno infatti dato prova di aver rispettato con rigore i protocolli emanati nelle scorse settimane, spesso anche affrontando spese di adeguamento e messa in sicurezza degli spazi e delle strutture. Questo significa che le ragazze e i ragazzi iscritti a scuole o campionati potranno continuare le loro attività, ad esempio, anche per quanto riguarda il calcio, il basket, la pallavolo tra gli altri, fatto salvo il rispetto delle regole e la prudenza necessaria in ogni aspetto della vita quotidiana. Nessun cambiamento invece per quanto riguarda l’attività delle palestre (già ben regolamentata) e la corsa, “ovviamente” senza mascherina. Dal lato sportivo al momento si è deciso di fermare solo le attività amatoriali degli sport di contatto: per intenderci, le “partitelle” organizzate tra amici. Non che non abbiano importanza o non siano utili ma in un momento così difficile, e speriamo per un breve periodo, dobbiamo ritornare a fare qualche sacrificio. Chi subirà in modo più significativo queste scelte, continuerà a ricevere attenzione e sostegno economico. Monitoreremo l’andamento delle prossime settimane per capire se sarà possibile tornare a giocare anche tra amici in modo amatoriale. Molto dipende da noi: non dimentichiamo la mascherina, scarichiamo Immuni, rispettiamo le norme e un po’ anche il buonsenso.

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La garanzia arriva direttamente dal ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, che ha spiegato il nuovo dpcm in arrivo tramite un lungo post su Facebook: “Abbiamo tutelato lo sport professionistico, ma anche quello dilettantistico – ha scritto il ministroma ora serve comunque prudenza. Il mondo sportivo è stato tra i più colpiti durante il lockdown, e faremo di tutto affinché lo sport non si fermi di nuovo. Questo implica una maggiore consapevolezza e responsabilità da parte di tutti, nel rispetto delle regole”.

 

Lo sport è salute, promuove corretti stili di vita e tutela il benessere psico-fisico in ogni suo aspetto e a tutte le…

Pubblicato da Vincenzo Spadafora su Martedì 13 ottobre 2020

 

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