ABETE: “3 stelle? No, gli scudetti sono 28. Responsabilità oggettiva cardine della giustizia sportiva”

Il numero uno della FIGC ha parlato sul tricolore conquistato dai bianconeri e sulla questione dei trenta scudetti…

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Giancarlo ABETE ha parlato ai microfoni di Rai 2 all’interno della strasmissione Stadio Sprint.
 
Ecco le sue parole:

 

E’ uno scudetto meritato, bisogna fare i complimenti alla squadra di Conte.

Meritatissimo, il risultato e il frutto di una stagione eccezionale, è un obiettivo del calcio italiano che la Juventus riesca a tornare ai suoi livelli e speriamo che possa fare lo stesso cammino il prossimo anno in Europa“.

E’ stata una giornata memorabile anche sul piano delle emozioni per gli addii di Del Piero, Inzaghi, Gattuso e Nesta.

Sono le emozioni vere del calcio, i gol di Del Piero e Inzaghi, l’addio a 2 maglie a cui sono stati legati sono momenti emozionanti penso che Del Piero è un grande nello stile, nell’intelligenza, nei valori, e penso che il suo addio sia una cosa da incorniciare“.

Quanto le dispiace non vedere più Alessandro Del Piero il prossimo anno?

A me dispiace molto, forse ancora più di lei“.

Anche Buffon è stato molto importante per la Juventus.

Buffon c’è mancato molto in Sudafrica, speriamo di averlo ora per gli Europei. E’ un grande esempio come Del Piero ha accettato di seguire la Juventus in Serie B, per loro questo scudetto è una soddisfazione maggiore“.

Nella formazione titolare della Juventus ci sono ben 9 italiani su 11, è un blocco importante per la Nazionale.

E’ un blocco importante, sono quasi tutti azzurri, è un blocco di riferimento importante per Prandelli”.

Anche Pirlo mancò alla nazionale in Sudafrica

Pirlo è stato il faro della Juve, averlo è un patrimonio per la nazionale italiana, già dai prossimi giorni lo vedremo al lavoro con Prandelli“.

Le immagini della standing ovation dello stadio per Del Piero sono un bello spot per il calcio italiano.

Fanno molto bene al calcio, fatto di tradizioni, fedeltà, di valori e di persone, e Del Piero è una persiona eccezionale perchè ha saputo coniugare una capacità professionale a quella di saper comunicare“.

Questo è lo scudetto numero 28 della Juventus, lei lo ribadisce?

La priorità oggi è la festa e le emozioni di Del Piero. Di fronte alla domanda non si può che dare una rispota ovvia: gli scudetti sono 28, quelli sanciti dalla decisione di un organo sportivo, gli scudetti sono 28 come ha detto Blatter nella lettera di congratulazioni che ha fatto alla Juventus“.

Un noto tifoso juventino, lo scrittore Sandro Veronesi, ha dichiarato: “La Juve dovrebbe rinunciare alla stella solo se l’Inter ammettesse che lo scudetto 2006 è immeritato“.

La giustizia sostanziale ognuno pensa di averla al proprio interna, esiste una giustizia sportiva che ha preso delle decisioni  che vanno rispettate, è comprensiblissimo questo sentimento ma le regole vanno rispettate, su questo versante non ci possono essere discussioni“.

Se la Juve volesse giocare con la terza stella, sarebbe possibile?

Se la terza stella è quella classica non è possiblie, se poi saranno individuate altre soluzioni, saranno valutate da chi di dovere, però le 3 stelle classiche non possono essere messe“.

Sembra che la Jvue possa aggirare la cosa con un escamotage mettendo una stella d’argento vicino alle due attuali.

Ci sono 15.000 societa in Italia, lo possono fare tutte, il problema è che non ci sia una situazione che colleghi la dimensione della stella, a quella che è la dimensione ufficiale, sarà una valutazione della Juventus e la Lega e la Federazione faranno le loro riflessioni successive“.

Sulla Nazionale e gli Europei

«C’è un gruppo coeso e Cesare Prandelli ha lavorato benissimo. Sappiamo che non possiamo puntare su specifiche individualità, ma sulla squadre. Due delle tre squadre del nostro girone, ossia Spagna e Croazia, ci precedono nel ranking mondiale. L’importante ora è fare una buona preparazione».

Sul ricambio generazionale

«C’è un problema di ricambio ed una crescita degli stranieri nel nostro campionato. Siamo al 51% come minutaggio in campo. Questo vuol dire che le società non investono sui vivai nazionali, come stanno facendo molto bene Ciro Ferrara con l’Under 21 e Arrigo Sacchi come Coordinatore tecnico delle nazionali giovanili».

Sul calcioscommesse

“Le regole ci sono e vanno rispettate. Nelle situazioni in essere il principio della responsabilità oggettiva è cardine del sistema sportivo. Da quanto sta emergendo qualche preoccupazione c’è, ci sono piuttosto filoni di inchiesta diversi. Quando arriveranno i documenti della procura di Bari, probabilmente ci saranno situazioni che riguarderanno la serie A”.