È il guru della Formula 1, il decano dei progettisti e ha uno stipendio di decine di milioni di euro. Per Adrian Newey inizia una nuova vita lavorativa dopo 19 anni di Red Bull.
Oggi, 3 marzo 2025, segna un momento cruciale nella carriera di Adrian Newey, uno dei progettisti più acclamati della Formula 1. Dopo aver trascorso quasi due decenni in Red Bull (19 anni per la precisione), l’ingegnere che ha creato ben 13 monoposto capaci di assicurarsi il titolo Piloti e che può annoverare nel suo palmares anche 12 titoli Costruttori e più di 200 gran premi vinti in F1, Newey ha iniziato una nuova, grande sfida in carriera.

Lui ha infatti deciso di intraprendere una nuova avventura con Aston Martin Racing, dove svolgerà il ruolo di collaboratore e azionista. Per via di una clausola nel contratto non più in essere con la Red Bull, Newey avrebbe potuto cominciare la propria collaborazione effettiva con un’altra squadra solamente a partire dal 1° marzo 2025. Cosa effettivamente avvenuta, anche se non è certo impensabile ritenere che lui abbia fornito delle consulenze alla Aston Martin tra dicembre e gennaio.
Perché è famoso Adrian Newey
Newey, 66 anni, è noto per la sua straordinaria capacità di innovare e creare monoposto vincenti. Così come è famoso per i suoi atteggiamenti da superstar. Già da anni si parla della sua abitudine di andare in giro con accanto a sé una sfilza di allievi. L’inglese era stato corteggiato anche dalla Ferrari, ma poi l’interesse a Maranello è venuto meno.
Non solo per il grosso stipendio richiesto da Newey, che per andare a lavorare fuori dalla natia Inghilterra avrebbe richiesto sui 30-40 milioni di euro. Ma anche per via della pretesa di fare assumere in Ferrari almeno una quindicina di suoi fedelissimi. Alla fine queste pretese hanno trovato qualcun altro disposto a soddisfarle, ovvero la Aston Martin del magnate Lawrence Stroll.

Con la monoposto già progettata, presentata e pure provata nei recenti test di Formula 1 che si sono svolti in Bahrein, ora la missione principale di Adrian Newey sarà quella di gettare già da adesso le basi per la vettura che gareggerà nel 2026. Anno in cui entreranno in vigore nuove e radicali regole che stravolgeranno tantissimi aspetti della F1. Cambieranno dimensioni, meccanica e molto altro delle vetture.
Con Newey lavorano anche due italiani
Ma al contempo, ci sarà da pensare ai pacchetti di aggiornamenti che, di gran premio in gran premio, verranno introdotti nel corso di questa stagione. A seconda dell’andamento della Aston Martin ed anche delle caratteristiche del tracciato di turno, gli update saranno più o meno massicci. Ora però è tempo di strette di mano e sorrisi, con Adrian Newey che ha parlato delle sue sensazioni al primo giorno di lavoro al podcast “Back at Base” della BBC.
Lui ha sottolineato di quanto sia importante parlare con gli altri progettisti ed ingegneri, con i meccanici e con i piloti, Fernando Alonso e Lance Stroll, figlio del patron Lawrence. Tra i suoi principali collaboratori, Adrian Newey all’Aston Martin ha trovato l’ex Ferrari Enrico Cardile a capo dell’aerodinamica e Luca Furbatto alla guida del reparto ingegneria.

L’arrivo di un guru come Newey ha portato un entusiasmo mai visto in seno alla scuderia inglese. La quale ha anche investito molto sulla nuova ed avveniristica sede di Silverstone, dove tra l’altro sorge pure lo storico tracciato che da decenni ospita il GP d’Inghilterra. E c’è un retroscena: l’ufficio di Newey è già pronto, con tanto di immancabile tavolo da disegno. Per ora però la Aston Martin non sembra in prima fila per competere con le varie McLaren, Red Bull, Ferrari e Mercedes.