Addio al team di MotoGP, spiegati dopo mesi i motivi della scelta, cose da non credere

Sapevamo da mesi dell’addio della Suzuki al palcoscenico della MotoGp, i motivi della scelta tuttavia lasciano tutti senza parole

Motivi ritiro Suzuki Motogp
Takuya Tsuda (Foto Instagram)

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Nel prossimo motomondiale non sarà presente la Suzuki, così come annunciato già da maggio dalla casa giapponese. Non è questo il primo addio della scuderia visto che già nel 2011 fece parlare il suo ritiro dalla MotoGP, in quell’occasione però fu solo un arrivederci e dopo 4 anni la casa tornò in pista con risultati a tratti anche molto convincenti, questa volta la questione sarà definitiva? I motivi del saluto non lasciano ben sperare.

Suzuki fuori per questioni economiche “sfrutteremo quanto appreso e punteremo su altro”

Motivi ritiro Suzuki Motogp
Maverick Vinales (Foto Instagram)

A spiegare la delicata situazione ci ha pensato proprio il responsabile marketing di Suzuki, Nobuo Fujii, in un’intervista riportata dal quotidiano Tuttosport. Questa volta la casa giapponese difficilmente tornerà sui suoi passi almeno da quello che traspare dalle dichiarazioni fatte.

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Cambio di investimento, la Suzuki punterà tutto sulla “Carbon Neutrality”, ovvero la conquista di un futuro green con sviluppi che porterebbero i motori ad azzerare le emissioni di carbonio, sviluppi possibili anche grazie alle tecnologie assimilate in questi anni di MotoGP che, ha detta di Fujii, hanno portato grosse evoluzioni alla casa.

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Un ulteriore brutto colpo per la MotoGP? Sicuramente la situazione non è incoraggiante negli ultimi anni e perdere anche la Suzuki potrebbe influire ancor più negativamente sui dati di ascolto, una situazione sul quale si sta già mettendo le mani per non rischiare che in futuro la questione possa degenerare fino all’estrema ipotesi di cancellazione di tutto il circus.

Pubblicista da sempre amante dello sport, soprattutto delle sfaccettature meno evidenti che spesso vengono difficilmente trasmesse al grande pubblico. Il mio obiettivo è quello di trasferire la mia passione per lo sport agli altri, soprattutto accendendo un faro sui retroscena apparentemente insignificanti ma che, come spesso accade, regolano questo mondo particolare.