MotoGP, duro attacco alla Ducati: il grande pilota vuota il sacco

Non ha retto alla pressione, addio inevitabile al team Ducati per il pilota a causa dello stress, situazione per lui insostenibile

Miller accusa ducati
Jack Miller (Foto Instagram)

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La stagione di MotoGP è più emozionante che mai, il finale si preannuncia acceso con Ducati intenta a portare a casa il Mondiale a qualunque costo, con soli 2 punti di distacco Bagnaia si avvicina al sorpasso sul collega della Yamaha, ma nonostante il possibile trionfo c’è qualcuno che non è affatto soddisfatto della casa di Borgo Panigale, parliamo di Jack Miller che ha abbandonato la carretta praticamente già a giugno e che a poche gare dalla fine si è sbottonato sui motivi incredibili che lo hanno portato all’addio.

Miller sotto pressione: “Sono stufo di dovermi giustificare, voglio contratti più lunghi!”

Miller accusa Ducati
Jack Miller, Ducati (Foto ANSA)

L’addio di Jack Miller è arrivato praticamente a giugno, quando il pilota ha trovato l’accordo con la Red Bull KTM Racing con la quale correrà dalla prossima stagione, l’addio con cosi largo anticipo aveva lasciato tutti perplessi ma adesso il pilota ha voluto fare chiarezza sui motivi della separazione.

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Queste le parole di Jack Miller: “Le cose con la Ducati non sono mai andate bene, ero stufo di dovermi giustificare sul perché meritassi di stare qui, inoltre i contratti rinnovati di 12 mesi in 12 mesi non mi danno la stabilità che cerco”.

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Per l’australiano la KTM ha proposto un biennale che sicuramente potrà dargli la stabilità che cerca, adesso però dovranno arrivare i risultati che, in questa stagione, non sono stati disastrosi fatta eccezione per alcuni scivoloni inaspettati. L’impressione è che per Jack Miller la condizione mentale giochi un ruolo fondamentale e con la maggiore stabilità adesso garantita potrebbe davvero arrivare il salto di qualità che tutti aspettano.

Pubblicista da sempre amante dello sport, soprattutto delle sfaccettature meno evidenti che spesso vengono difficilmente trasmesse al grande pubblico. Il mio obiettivo è quello di trasferire la mia passione per lo sport agli altri, soprattutto accendendo un faro sui retroscena apparentemente insignificanti ma che, come spesso accade, regolano questo mondo particolare.