Fabio Capello parla delle sue favorite al titolo della Serie A. Nella sua intervista non manca un velo di polemica su Totti ai tempi della Roma
Il campionato di Serie A è attualmente fermo per la pausa delle Nazionali, ma già nel prossimo weekend ripartirà con dei match interessanti, tra tutti il derby di Milano.
Fabio Capello, in una lunga intervista al Corriere dello Sport, ha stilato la sua personale classifica per la vittoria del tricolore: “C’è una squadra da battere, l’Inter. Non è riuscita a vendere i giocatori in esubero e così si trova una formazione doppia. Significa che sarà costantemente competitiva”.
I nerazzurri, secondo don Fabio, lotteranno fino alla fine contro la Juve di Pirlo, che dovrà essere bravo a gestire l’abbondanza in attacco. Alle loro spalle il tecnico friulano vede Napoli ed Atalanta, più staccate Roma e Milan.
E per quel che riguarda la pandemia ed il caso legato a Juve-Napoli l’ex allenatore se la prende con i calciatori: “Dobbiamo capire che stiamo sbagliando, siamo meno attenti. Quando sono calati i contagi è caduta anche la concentrazione. Dico ai giocatori: cari signori, voi dovete essere ancora più accorti degli altri. Evidentemente qualcuno non lo è stato”.
Da scartare invece, secondo il tecnico pluri-scudettato, l’ipotesi playoff.
Capello su Totti: “Un capitano non scambia solo il gagliardetto”
Capello, uno che di scudetti se ne intende, in un’altra intervista a Radio2 ha parlato della sua vittoria a Roma nel 2001:
“Non è una leggenda che uno scudetto a Roma vale più che a Milano o Torino. Se hai la squadra a vincere lo scudetto ci arrivi anche a Roma. È il dopo che è difficile. Si continua a festeggiare anche dopo lo scudetto per mesi. Non si ha più voglia, concentrazione, attenzione. Ci sono le radio, tutti lavorano per farti rilassare”.
Il tecnico di Pieris ha poi parlato del suo rapporto con Totti, includendo nelle sue dichiarazioni una frase sibillina: “Io ho sempre chiesto e dato rispetto ai giocatori. Devi essere capitano non solo per lo scambio del gagliardetto. Devi essere leader in tutti i momenti. Volevo che fosse così”
I.M.
