Serie A | Lega e Figc, al vaglio l’ipotesi playoff per il campionato

Con i giocatori contagiati in continuo aumento e il rischio di rinviare molte partite, la Lega e la Figc tornano a pensare ai playoff per il campionato

Serie A | Lega e Figc, al vaglio l'ipotesi playoff per il campionato
Vincenzo Spadafora (Getty Images)

Sulla nostra Serie A continua a regnare un clima di incertezza dovuto alla seconda ondata di contagi. Se Juventus-Napoli è ancora in attesa di un verdetto, Spadafora nei giorni scorsi aveva espresso le sue perplessità sul momento del calcio italiano.

L’idea di voler mantenere le stesse competizioni, gli stessi formati, è troppo ottimistica. Bisognerebbe definire delle priorità: sentire che dopo soli tre turni non c’è spazio per i recuperi, mi fa capire che forse bisogna ragionare su scenari diversi”, aveva dichiarato il ministro dello Sport.

Le sue parole non sono passate inosservate ed ora Lega e Figc, secondo quanto riporta il Corriere dello Sport, stanno ragionando sulle soluzioni alternative.

Al momento, se il campionato non potesse continuare regolarmente, le ipotesi al vaglio delle federazioni sono due: riduzione dei match e i playoff.

Playoff Serie A, come funzionerebbe il nuovo campionato

Serie A | Lega e Figc, ipotesi playoff per il campionato
Luigi Dal Pino (Getty Images)

La prima ipotesi al vaglio di Gravina e Dal Pino (che al momento è in isolamento per positività al Covid) prevede una Serie A “ad orologio”. 

In poche parole tutto dipenderà dalla data del possibile stop, a seguito del quale ci saranno soltanto un numero determinato di partite con i punti che verranno sommati a quelli ottenuti prima dello stop per generare una classifica con media statistica e procedere poi ai playoff e playout.

L’altra idea è quella di una final eight stile Champions, con 8 squadre a giocarsi il titolo in una “bolla” per evitare contagi.

I problemi però restano tanti: innanzitutto bisognerà convincere i top club a giocarsi l’accesso alle coppe europee, con conseguenti premi, in partite secche.

Poi c’è da valutare l’accordo con le tv, che vedrebbero sensibilmente calare il numero delle partite in diretta e vorranno quindi ridiscutere il contratto. Senza dimenticare che a fine anno i diritti tv scadranno e andranno trovati nuovi acquirenti.

I.M.