Lewis Hamilton, da sempre attivo nelle campagne contro il razzismo, ha apprezzato la protesta dello sport americano ma vede difficile una replica nella F1
Jacob Blake colpito da 7 spari, paralizzato a Kenosha. Due manifestanti uccisi. La violenza ed il razzismo che la fanno da padrone negli Stati Uniti. Lo sport americano che si è fermato. La protesta è ovviamente esplosa e la notizia ha fatto il giro del mondo, arrivando anche nei paddock della Formula Uno.
Lewis Hamilton, da sempre molto attivo nella lotta al razzismo, ha elogiato la presa di posizione dei cestisti NBA e degli sportivi che hanno seguito il loro esempio: “È incredibile quanto sta succedendo negli Usa. Sia da parte degli sportivi che dalle persone esterne che sono al loro fianco. Non c’è ancora una reazione importante, ma già si vede qualcosa di bello”
Hamilton: “Difficile riproporre la protesta in Formula 1”
Hamilton inginocchiato (Getty Images)
Il pilota Mercedes vede però difficile riproporre lo stesso tipo di protesta anche in Formula Uno. Secondo l’inglese le iniziative che potrebbe prendere lui per sensibilizzare colleghi e tifosi non avrebbero lo stesso effetto.
Hamilton probabilmente vuole evitare altre polemiche dopo il caso “Black Lives Matter”. Il campione del mondo infatti già ha proposto, ed ottenuto dalla Federazione, l’usanza di inginocchiarsi ed indossare le magliette dedicate a Floyd prima di ogni Gran Premio. Nonostante la bontà delle intenzioni, alcuni colleghi tra cui il ferrarista Leclerc avevano deciso di non inginocchiarsi, scatenando polemiche.
Hamilton ha comunque intenzione di fare qualcosa durante il prossimo Gran Premio e ne parlerà con gli altri piloti. Questa mattina infatti vanno in scena le prime prove libere del Gp del Belgio. Il pilota di punta della Mercedes cercherà nel weekend un’altra vittoria, anche se le condizioni del circuito potrebbero variare improvvisamente e regalare ai tifosi una gara spettacolare.
