Roma, Petrachi: "Dzeko? No ai ricatti. Higuain sì, Barella ha scelto l'Inter"

Torino Petrachi
Le parole di Petrachi

Gianluca Petrachi è stato presentato dalla Roma in conferenza stampa oggi. Il nuovo direttore sportivo ha toccato tanti temi molto importanti: dalla cessione di Edin Dzeko alla trattativa per Nicolò Barella.
DZEKO – “Non accettiamo ricatti, non trattengo nessuno con la forza. Allo stesso tempo non mi piace essere preso con la gola. Non mi piace sapere che un mio giocatore abbia preso accordi con un’altra società che già di per sé è scorretto. Non è il padrone in questa casa, la Roma non si farà strozzare da nessuno. Cercheremo di fare le migliori scelte, le prime soluzioni trovate hanno un senso logico“.
HIGUAIN – “Da pazzi mettere Higuain in discussione, può farci comodo se va via Dzeko. Lavoro per portare questo tipo di giocatori alla Roma. Per ritrovare il miglior Higuain serve la Roma, potrebbe ripercorrere le orme di Batistuta. Mi piace pensare però che Dzeko sia l’attaccante della Roma, che venga in ritiro con la consapevolezza che qui le cose stanno cambiando. Se vuole andare via, all’Inter, serve un’offerta adeguata“.

Roma: Petrachi su Barella, Zaniolo e Totti

BARELLA – “Dette tante inesattezze. Lui era felice di venire alla Roma in un vecchio accordo, ma con l’addio di Monchi si è persa la strada. Si è inserita l’Inter e ha fatto la sua offerta. Conte ha chiamato il giocatore, su questo il mister è molto bravo. Non riteneva la Roma al livello dell’Inter, ha scelto la Champions. Io non ho mai chiamato Barella, ma ha scelto l’Inter. O Barella chiama Petrachi che ci ripensa, a quel punto si può parlare, ma per me oggi è un capitolo chiuso“.
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ZANIOLO – “La società vuole adeguargli il contratto, lo vuole portare a cifre da giocatore importante. Ma qui si tende a far diventare dei miti chi ha sole 15 presenze in Serie A. Mi piacciono le cose concrete, ma serve umiltà e lavoro per diventare un top“.
TOTTI E DE ROSSI – “Mi è dispiaciuto per Francesco, è il simbolo di questa città. Il suo senso di appartenenza è grandioso, mi sarebbe piaciuto averlo accanto. Poteva essere un valore aggiunto per me. Qualora un giorno volesse tornare sono pronto ad accoglierlo. Daniele? Magari un giorno farà l’allenatore della Roma“.
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