Cristiano Ronaldo, dopo il suo addio allo United la numero 7 è diventata maledetta

Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo e la maledizione della 7 allo United

In dieci anni appena 15 goal messi a segno in Premier League da parte di coloro che hanno indossato lo stesso numero di Cristiano Ronaldo

La maledizione della numero 7 al Manchester United è ormai un dato di fatto.

Da quando Cristiano Ronaldo (fresco vincitore della Nations League con la sua nazionale) ha lasciato i Red Devils i calciatori che hanno portato il suddetto numero di maglia hanno avuto molteplici difficoltà.

Il talento di Madeira dal 2003 al 2009 ha messo a segno ben 84 reti e nei primissimi anni della sua esperienza inglese non giocava in posizione avanzata, bensì sulla fascia.

Prima di lui la gloria 7 del Manchester United era stata indossata da personaggi del calibro di Best, Cantona, Robson e Beckham.

Una tradizione di tutto rispetto, terminata appunto con l’addio di CR7, che esattamente dieci anni fa è passato al Real Madrid in cui ha militato fino allo scorso anno.

>> Se vuoi rimanere aggiornato sul meglio delle notizie di Sport >> CLICCA QUI

Cristiano Ronaldo: i numeri dei suoi successori

Sono cinque i calciatori che hanno raccolto questa pesante eredità nel corso di questa decade. Tutti con risultati decisamente poco incoraggianti.

Di recente la numero 7 dello United è stata vestita dall’ex Udinese Alexis Sanchez e da Memphis Depay, che insieme hanno messo a segno appena 7 goal (3 il primo, 4 il secondo).

Antonio Valencia ha addirittura cambiato numero, passando alla 25, visto che con il 7 sulle spalle era andato a segno una sola volta.

La delusione più grande è però Angel Di Maria, costato ben 59 milioni di sterline nel 2014. Per lui due goal realizzati in una stagione.

Il primo a raccogliere la pesante eredità del portoghese è stato Michael Owen. Tra il 2009 e il 2011 ha timbrato il cartellino cinque volte. Decisamente poche per un attaccante del suo livello.

Insomma, una vera e propria maledizione, da spezzare il prima possibile.

LEGGI ANCHE Manchester United, De Gea verso l’addio. Oblak si candida