Che cos’è l’allenamento in zona 2: ecco a cosa serve

Hai mai sentito parlare del cosiddetto allenamento in zona 2? Scopriamo insieme di cosa si tratta e a cosa serve

donna si allena
Allenamento rilassato (sportnews.eu)

Secondo recenti studi pare proprio che il cosiddetto allenamento in zona 2 sia l’ideale per chi è alla ricerca di qualcosa che possa aiutare a dimagrire in modo efficiente e soprattutto non troppo complesso.

Ma non finisce certo qui: perché se siete alla ricerca di qualcosa che possa incentivarvi, vi basti sapere che la “teoria” della zona 2 è in realtà sostenuta anche da numerosi esperti che si occupano di cuore e anche di sport. Ma cerchiamo di approfondire più nel dettaglio di cosa stiamo parlando e soprattutto di scoprire di cosa stiamo parlando.

Allenamento in zona 2, a cosa serve

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Allenamento rilassato (sportnews.eu)

Quando parliamo della zona 2, infatti, facciamo riferimento in realtà a un qualcosa che non è solo l’ideale per riuscire a bruciare grassi e dunque per raggiungere il nostro obiettivo: ovvero quello di perdere peso e raggiungere, per tanto, la nostra forma fisica ideale. Come sempre, però, è importante sapere anche in che modo stabilire i punti principali del proprio allenamento.

In realtà, infatti, questo tipo di allenamento presenta molti altri benefici che spesso possono passare in secondo piano ma che in realtà sono altrettanto importanti, efficaci e soprattutto fondamentali per la nostra salute. Per sapere di cosa stiamo parlando, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi.

Benefici zona 2, quali sono

Come prima cosa, però, facciamo un piccolo passo indietro e cerchiamo di capire di cosa stiamo parlando. Con il termine “zona “, nello specifico, facciamo riferimento a un tipo molto particolare di allenamento che consiste proprio nel rallentare piuttosto che nell’incrementare sempre di più e soprattutto nello spingere al massimo. Molto spesso, infatti, si pensa in modo del tutto erroneo che sia necessario allenarsi sempre al massimo e con notevole intensità per ottenere dei benefici e dei risultati, ma in realtà non è così. E’ infatti importante non mantenere un ritmo che sia costante nella velocità quando ci si allena, proprio non andare incontro in realtà a dei danni.

Proprio per questo motivo e sempre di più, negli ultimi tempi si sta diffondendo la teoria della cosiddetta “zona 2”: ovvero un livello più basso di allenamento per quanto riguarda il proprio sforzo richiesta, in cui la frequenza cardiaca si attesta tra il 60 e il 70 per cento di questa massima garantita. In questo modo, dunque, potremo andare incontro a una maggiore efficienza dei nostri allenamenti ma anche soprattutto della nostra forma fisica senza avere più l’ossessione di monitorare i nostri battiti cardiaci. Insomma, a discapito di quanto si possa pensare, non abbiate paura di rallentare di tanto in tanto.