Il giovane marchigiano trionfa per la terza volta

Tommaso Marini, ancora una volta, non che ce ne fosse bisogno, si è dimostrato uno dei protagonisti del fioretto mondiale

Giovane marchigiano
Tommaso Marini e Stefano (Foto IG)

Lo scorso fine settimana si è disputata la gara di Coppa del Mondo di fioretto femminile a Tokyo, in Giappone. Il CT jesino Stefano Cerioni, per l’occasione, ha convocato Giorgio Avola (Finanza), Guillaume Bianchi (Finanza), Alessio Foconi (Aereonautica), Daniele Garozzo e Tommaso Marini (Polizia). Autorizzati a proprie spese, invece, Alessio Di Tommaso (Carabinieri), Davide Filippi (Esercito), Giulio Lombardi, Edoardo Luperi (Polizia), Filippo Macchi (Polizia), Tommaso Martini (Polizia) e Damiano Rosatelli (Carabinieri).

Marini si conferma una top player

Giovane marchigiano
Podio gara di Tokio (Foto IG)

Tommaso Marini, ventitré anni da Ancora e in forza al gruppo sportivo della polizia di stato che si allena al Club scherma Jesi agli ordini della Maestra Proietti, ancora una volta, non che ce ne fosse bisogno, si è dimostrato uno dei protagonisti del fioretto mondiale. Lo scorso anno ha vinto la Coppa del Mondo e poche settimane fa ha ricevuto un importante riconoscimento al Congresso FIE di Losanna. Quest’anno, inevitabilmente, tutti gli occhi erano su di lui. Nella prima gara di stagione a Bonn, però, la troppa tensione gli ha giocato un brutto scherzo. A Tokio, invece, è riuscito a portare a casa il suo terzo successo in carriera in Coppa del Mondo.

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Percorso netto in Giappone quello dell’anconetano basti pensare che in tutta la gara nessun avversario, salvo in rari casi, è riuscito ad arrivare in doppia cifra. Le cifre sono impressionanti: 15-4 al giapponese Matsubuchi, un doppio 15-9 prima al cinese Chen e poi all’altro nipponico Shikine. Nei top otto contro il francese Ediri un netto 15-8. In semifinale Marini ha potuto “riposarsi2 a fronte del ritiro dell’egiziano Alaaeldin Abouelkassem. In finale è riuscito, in un assalto combattuto, ad avere la meglio sul transalpino Maxime Pauty per 15-13. A fine gara il poliziotto si è detto “contento di questa vittoria dopo un esordio a Bonn non all’altezza delle aspettative. Ma ci sta, non sempre riesci a ottenere il massimo. È un successo che mi dà tanta autostima, però adesso testa alla gara a squadre”.

Riguardo agli altri italiano: ottimo quinto posto per Daniele Garozzo (eliminato dall’egiziano Abouelkassem. Top 16, invece, per Alessio Foconi (sconfitto dal francese Pauty). Stop nei top 32 per per Giorgio Avola, Guillaume Bianchi, Giulio Lombardi, Davide Filippi ed Edoardo Luperi. Top 64, invece, per Filippo Macchi e Damiano Rosatelli.

Classifica (197): 1. Tommaso Marini (ITA), 2. Maxime Pauty (Fra), 3. Yudai Nagano (Jpn), 3. Alaaeldin Abouelkassem (Egy), 5. Daniele Garozzo (ITA), 6. Alexander Choupenitch (Cze), 7. Alexandre Ediri (Fra), 8. Alexander Massialas (Usa); 9. Alessio Foconi (ITA), 17. Giorgio Avola (ITA), 23. Guillaume Bianchi (ITA), 25. Giulio Lombardi (ITA), 28. Davide Filippi (ITA), 30. Edoardo Luperi (ITA), 37. Filippo Macchi (ITA), 48. Damiano Rosatelli (ITA), 80. Alessio Di Tommaso (ITA), 135. Tommaso Martini (ITA).