Qatar 2022, frase shock dell’ambasciatore: la reazione è clamorosa – VIDEO. Ecco che cosa è successo durante l’intervista a Khalid Salman.
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Il Mondiale in Qatar è ormai imminente e tutte le nazionali sono ormai prossime a presentarsi nelle migliori condizioni possibili per ben figurare alla manifestazione. Tuttavia, come sappiamo ormai da anni, nel paese arabo ci sono state enormi polemiche sui diritti umani che spesso sono stato calpestati: denunce su denunce su tantissime attività e comportamenti decisamente discutibili che sono stati aspramente contestati da parte degli addetti ai lavori e non solo.
Come se non bastasse, proprio a ridosso dell’evento, c’è un altro argomento che fa discutere e che rischia di diventare un nuovo caso legato al ‘mondiale maledetto’: si tratta delle dichiarazioni shock dell’ambasciatore dell’evento, alias Khalid Salman, che è stato intervistato dalla tv tedesca ZDF, la quale ha immediatamente interrotto l’intervista dopo le frasi incriminate.
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Qatar 2022, frase shock: intervista interrotta immediatamente
Der katarische WM-Botschafter Khalid Salman bezeichnet Homosexualität als „geistigen Schaden”. Das äußert er in der ZDF-Doku „Geheimsache Katar“.
Der komplette Film ab jetzt hier: https://t.co/6QEUNDHXEJ und ab 20.15 Uhr im @ZDF@jochenbreyer @Fried_julia @ZDFheute #katar pic.twitter.com/VXU3wPbctz— ZDF sportstudio (@sportstudio) November 8, 2022
“L’omosessualità è un disturbo mentale” queste le parole pronunciate da Khalid Salman per il documentario “Geheimsache Qatar”: “Bisogna accettare le nostre regole qui, molte cose arriveranno nel Paese durante i Mondiali. Sui gay la cosa più importante è che tutti accettino le nostre regole. I bambini non devono vedere i gay perché imparerebbero qualcosa che non va bene” riporta ‘La Gazzetta dello Sport’.
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“Dichiarazioni del genere sono terribili e anche per questo stiamo lavorando affinché in futuro la situazione possa migliorare anche in Qatar”. Con queste parole si è espressa la ministra dell’Interno della Germania Nancy Faeser. Basterà per scongiurare una ‘guerra’ diplomatica di cui tutti avremmo voluto fortemente farne a meno?
