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Forma Fisica

Correre ascoltando musica, fa bene? Il parere degli esperti

L’opinione comune dice che ascoltare musica mentre si fa sport possa aiutare le performance, occhio però alle ultime rivelazioni scientifiche

Musica e Running (Foto Instagram)

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Nell’immaginario comune non vi è corridore che non sia accompagnato dal classico paio di cuffiette nelle orecchie, chiunque avrà provato la sensazione di estraniarsi dal mondo correndo e ascoltando le sue canzoni preferite, da sempre la scienza ha approvato la pratica, soprattutto perché è ormai risaputo che l’ascolto musicale inganna in parte il cervello non facendoci soffermare sulla fatica in atto. La scienza tuttavia è in continua evoluzione e le ultime ricerche hanno evidenziato anche alcuni contro dell’ascolto durante le attività fisiche.

In gara niente musica, l’atleta perderebbe la corretta percezione dei suoi meccanismi!

Jacobs e Tamberi (Foto Instagram)

A sollevare la questione è stato il professor Antonio La Torre, conosciutissimo da tanti visto il suo ruolo da Direttore Tecnico della Nazionale Italiana di Atletica più vincente della storia. Il direttore tuttavia è anche professore di Metodi e Didattiche associate allo sport e tramite diversi studi effettuati sul campo ha evidenziato pro e contro dell’ascolto di musica durante le attività agonistiche.

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Se durante la fase finale di una pesante attività fisica la musica aiuta a “Durare un po’ di più”, non è tutto oro quel che luccica e come evidenziato da La Torre l’ascolto sarebbe addirittura controproducente durante una gara ufficiale in cui una delle peculiarità dell’atleta deve essere proprio la corretta percezione dei suoi meccanismi senza distrazione alcuna.

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L’esempio riportato dal professore è quello di un maratoneta che, ascoltando musica dall’inizio della sua gara, tenderebbe a partire più forte dello stabilito bruciando velocemente le sue scorte e probabilmente non trovando più energie verso la fine della gara. Non solo per i maratoneti, anche in palestra la musica può essere utile in fase di riscaldamento ma arrivati sul punto di sollevare i pesi i risultati migliori li producono il rumore di fondo o le urla dei compagni.

Bisognerà quindi rivedere le proprie pratiche, anche se spesso questo aspetto è soggettivo, soprattutto perché se lo dice un luminare come il prof Antonio La Torre, visti i risultati dei suoi atleti, vedi Tamberi e Jacobs, c’é sicuramente da crederci.

 

Mariano Orlacchio