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Forma Fisica

L’allenamento dei calciatori in vacanza: serve davvero o è controproducente?

L’allenamento dei calciatori in vacanza: serve davvero o è controproducente? Non tutti sono d’accordo, scopriamo perché. 

Simone Inzaghi (Ansa)

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E’ sicuramente una delle problematiche maggiori per gli atleti di alto livello: allenarsi o giocare diversi tornei durante le vacanze estive potrebbe aiutare a rimanere in buona forma ma anche diventare un problema in funzione della preparazione estiva. L’argomento è piuttosto dibattuto e sono diverse le scuole di pensiero: c’è chi preferirebbe di no, chi lo reputa fondamentale, chi lo trova come una via di mezzo.

Come ben sappiamo, i calciatori di Serie A – quando non sono impegnati con le nazionali per le rassegne estive – vanno in ferie alcuni giorni dopo immediatamente la fine del campionato, per ripresentarsi poi in ritiro agli inizi di luglio. Normalmente si parla di un mese e mezzo, in alcuni casi addirittura solo un mese, tempo necessario per ricaricare le batterie dopo allenamenti, trasferte e partite massacranti che spendono energie fisiche e soprattutto nervose di un certo tipo.

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L’allenamento dei calciatori in vacanza: non tutti sono d’accordo

Giuseppe Marotta (Ansa)

Come riferisce ‘rivistaundici.com’, che riprende un articolo del ‘The Athletic’, a lanciare l’allarme è stato il preparatore del Manchester United Tony Strudwick, il quale pone l’attenzione maggiore sulle figure esterne che possono aiutare i giocatori stessi ad allenarsi durante le vacanze: la problematica maggiore è che ci si affida a persone esterne al club che potrebbero proporre dei lavori validi ma non utili e funzionali in quel momento all’atleta. In questo caso, non avrebbero la reale situazione fisica dei calciatori che durante tutto l’anno hanno svolto un certo tipo di lavoro mirato e orientato al raggiungimento di determinati obiettivi stagionali.

Proprio questo potrebbe essere la causa dei diversi infortuni che possono subentrare nel corso della preparazione precampionato. Secondo Strudwick, ci sono tre fasi della stagione definite pre-season (preparazione precampionto), in-season (la stagione intera post preparazione) e off-season (il classico rompete le righe, le vacanze). Nella fase di off-season, il consiglio è quello di recuperare semplicemente riposando, dunque ricaricando le pile in vista dell’inizio del nuovo ritiro.

Il consiglio, secondo uno degli ex preparatori atletici dell’Hull City Steve Barrett, ogni calciatore dovrebbe risposare in maniera assoluta per almeno due settimane, in seguito seguire un programma della società per lavorare in maniera mirata unicamente come prevenzione per gli infortuni, con tutte le indicazioni dettagliate sulla gestione dei carichi degli allenamenti per arrivare al ritiro con una buona base di preparazione atletica.

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Stefano