Inter | Sanchez, bordate contro lo United: “Volevo tornare all’Arsenal”

Alexis Sanchez è ufficialmente un giocatore dell’Inter e sui social torna a parlare del suo passato allo United. E non sono certo parole dolci

Inter | Sanchez, bordate contro lo United: "Volevo tornare all'Arsenal"
Alexis Sanchez (Getty Images)

Alexis Sanchez, da circa un mese, è ufficialmente un giocatore dell’Inter. Il cileno ha firmato con i nerazzurri dopo aver passato un anno a Milano in prestito dal Manchester United. I Red Devils, a fine stagione, hanno deciso di rescindere il contratto con l’attaccante, lasciandolo libero di accordarsi con Marotta e Ausilio.

L’ex Udinese ha voluto salutare i tifosi ed i compagni del team inglese e ha affidato le sue parole ai social network. “Il mio periodo al Manchester United è finito e ho solo parole di ringraziamento, chiarisco e chiudo la questione”, questo il messaggio su Instagram del Niño Maravilla.

 

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Mi etapa en el Manchester United ha terminado y sólo tengo palabras de agradecimiento, aclaro y cierro éste tema.⚽️. My time at Manchester United has finished and I only have words to say thank you, I clarify and close it. ⚽️

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Inter | Sanchez, bordate contro lo United: "Volevo tornare all'Arsenal"
Sanchez allo United (Getty Images)

Il cileno, però, ha corredato il messaggio di ringraziamento con un video in cui ha parlato del suo passato in terra inglese. E le parole non sono proprio quelle di un giocatore che racconta un periodo felice della sua vita: “Ho firmato senza sapere bene cosa stava succedendo allo United. Nel primo allenamento che ho fatto ho capito molte cose e ho detto al mio agente: ‘Non si può rescindere il contratto per tornare all’Arsenal?'”.

Sanchez, infatti, giocava con i Gunners da protagonista ed era stato molto vicino all’altro club di Manchester, il City. Una volta saltata la trattativa, è andato allo United di corsa senza ponderare bene la situazione. Con il passare del tempo le brutte prestazioni in campo, gli infortuni e i commenti di giornalisti ed ex calciatori hanno contribuito a peggiorare le cose: “Faccio autocritica e avrei dovuto giocare meglio. E ho avuto infortuni di cui non essere felici. Ma sono sempre stato accusato, anche se ho giocato pochi minuti. In una partita con il West Ham non mi sono cambiato. Non mi era mai successo come giocatore. Mi ha infastidito e ho detto che non sarebbe stato possibile: passare da essere uno dei migliori in Premier League, a non cambiarsi in cinque mesi”.

Poi l’arrivo di Solkjaer sulla panchina dei Red Devils ha sbloccato la situazione, con il cileno che è riuscito a convincere tecnico e società ad andare all’Inter. Ora il presente ed il futuro sarà con i nerazzurri.

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