Pallanuoto | La Lazio sfrattata rinuncia al campionato di A1

Dopo il braccio di ferro legale con il Comune, la Lazio Nuoto è stata sfrattata e ha deciso di non iscriversi al campionato di pallanuoto.

Pallanuoto | La Lazio sfrattata rinuncia al campionato di A1
Pallanuoto (Getty Images)

Brutta notizia per lo sport italiano ed in particolar modo per il nuoto capitolino. La Lazio Nuoto, infatti, è stata sfrattata dall’impianto della Garbatella che gestiva da 34 anni. A causa dell’azione forzata del Comune di Roma la storica società ha annunciato che non parteciperà al prossimo campionato di A1 di Pallanuoto.

Il braccio di ferro giudiziario è arrivato alla conclusione peggiore: la società capitolina ritiene di aver subito un torto, avendo dalla sua parte anche la decisione del Tar. Nonostante questo nella giornata di ieri c’è stato l’intervento delle forze dell’ordine che ha eseguito lo sfratto e ora la squadra di Pallanuoto si ritrova senza fondi per iscriversi alla prossima stagione.


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Lazio sfrattata, lo sdegno dei dirigenti: “Hanno colpito 120 anni di storia”

Pallanuoto | La Lazio sfrattata rinuncia al campionato di A1
Polizia Lazio Nuoto (Facebook)

Il commento della società biancoceleste è stato affidato al Presidente della Lazio Nuoto Massimo Moroli che, ovviamente, ha mostrato tutto il suo sdegno per l’azione forzata del Comune: “Dovremmo essere trattati come un patrimonio di Roma e non sfrattati in questo modo, a fronte di una sentenza del Tar che, come tutti possono andare a verificare nel nostro sito, è chiaramente a favore della Lazio. Hanno colpito 120 anni di storia”.

Secondo i dirigenti il Comune si è sempre dimostrato ostile ai biancocelesti, visto che ci sono altri impianti comunali con concessione scaduta in anticipo rispetto alla loro e questi impianti, al momento, non sono stati chiusi. Resta da vedere che cosa succederà alle altre attività gestite dalla Lazio, visto che il danno economico sarà sicuramente ingente.

Nel frattempo il legale Francesco Colosimo ha annunciato battaglia: “Questa azione noi la riteniamo assolutamente illegittima e forzata come riteniamo assolutamente forzate le tempistiche con cui Roma Capitale sta operando, dando esecuzione ad una determina del 10 agosto il 2 settembre, non consentendone, in questo modo, alla Lazio Nuoto di poter ricorrere nei termini previsti dalla legge al TAR per poter ottenere una sospensione del provvedimento”

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