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CALCIO

Chi è Borja Mayoral, il possibile erede di Cutrone al Milan


Borja Mayoral potrebbe diventare il sostituto di Patrick Cutrone al Milan. L’attaccante rossonero è un possibile partente: può andar via per 25 milioni. Per sostituirlo, il Real Madrid ha proposto il giovane bomber.
Classe 1997, ha compiuto 22 anni ad aprile. Qualche anno fa era considerato il nuovo Alvaro Morata. E in effetti, le premesse non erano niente male: 148 gol segnati nelle varie selezioni giovani dei Blancos, fino al raggiungimento del Real Castilla nel 2015. Nello stesso anno, diventa il capocannoniere dell’Europei Under 19 vinto proprio dalla Spagna. Da lì diventerà titolare indiscusso e bomber del Castilla.

La carriera di Borja Mayoral

Nel 2016 entra nella prima squadra, ma il Real sceglie di mandarlo subito in prestito: prima esperienza al Wolfsburg in Bundesliga, ma non lascia il segno: in un anno, colleziona 21 presenze e soltanto 2 gol. Troppo pochi per un attaccante con le sue prospettive…
Nel 2017 torna al Real Madrid e ci resta per tutto l’anno. Gioca 24 partite e segna 7 gol, non male per essere soltanto una riserva. Sembra l’anno del rilancio. I Blancos lo mandano in prestito al Levante, convinti che possa finalmente esplodere. Risultato deludente però: 34 partite, solo 5 gol.
Adesso è rientrato in rosa ma il Real non vuole tenerlo, anche perché la rosa è davvero troppo lunga. C’è l’idea di cederlo a titolo definitivo stavolta e il Milan può essere una possibilità. Per fare da riserva, eventualmente per colmare il vuoto lasciato da Cutrone, può rappresentare una buona soluzione.

Le caratteristiche di Borja Mayoral

Il paragone con Alvaro Morata non è così lontano dalla realtà. Borja Mayoral è un centravanti moderno, dotato di tecnica e rapidità, un ottimo giocatore per un certo tipo di calcio. In alcuni momenti ha evidenziato un ottimo senso del gol: spesso si fa trovare al posto giusto al momento giusto.
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Nell’ultimo anno, come detto, non ha brillato particolarmente, così come ha fatto fatica ad imporsi in Bundesliga. Nell’anno al Real Madrid, invece, ha fatto bene, segno che è un giocatore che ha bisogno di supporto per emergere. Insomma, non è il classico attaccante che fa reparto da solo. Più tecnico di Cutrone, ma meno prestante dal punto di vista fisico. Non spicca per personalità.
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Redazione Sportiva