Simeone: "Si vince giocando da squadra. Compatti come Francia e Liverpool"

Simeone e Godin
Simeone e Godin

Chissà se un giorno lo vedremo sulla panchina interista o su quella della Lazio.

Notizie Argentina – In molti lo vorrebbero CT della nazionale con Lionel Scaloni (origini picene) sempre più nella bufera. Il “cholo” Diego Simeone (ex Catania) ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano argentino La Nación.
AMEN FRATELLO: “La nazionale non ha bisogno che tutti i giocatori giochino bene, ha bisogno invece che giochino tutti da squadra, insieme! Questo è quello che necessita la selezione argentina e non solo loro, anche le squadre di club”.
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MESSI, DIEGO E CR7: “Messi non deve essere paragonato a Maradona. Per la storia, per vincere finalmente un Mondiale o una Coppa America. Basta con questi inutili paragoni. Maradona è Maradona, punto. Messi semmai può essere paragonato e giocarsela con Cristiano Ronaldo, come successo per tanti anni nella Liga ed ora solo in Champions. Sono due enormi giocatori e sono contemporanei. Possono quindi essere paragonati e misurati per stabilire chi ha fatto meglio”.
IL LAVORO DURO PAGA SEMPRE: “Nulla arriva senza il lavoro. Il talento al servizio del gruppo potenzia e migliora le squadre, ma il fattore tremendamente importante è la condizione fisica! Poi viene la tattica. Una squadra più forte che ha due punte che però non rientrano e non lavorano per i compagni, può perdere contro una squadra più modesta ma organizzata dove tutti collaborano e sudano per non perdere”.
COME SI VINCE? “La Francia ha vinto il Mondiale ma non si può dire che ha giocato bene, però ha vinto! Hanno alzato la Coppa del Mondo (due come gli argentini) giocando per corazzati dietro con ben 4 centrali di difesa. Prima non prendere gol, è decisivo. I francesi hanno giocato da squadra bella compatta con una vera e propria diga difensiva. Anche il Liverpool ha vinto alla stessa maniera la Champions, Klopp è un maestro in questo. Compatti e duri in difesa e ripartenze veloci”.
TANGO SENZA PASSIONE: “Speriamo faccia bene ma è dura. Tutta la gente non è contenta, dico solo che dobbiamo ritrovare presto le nostre prerogative tipiche argentine, non possiamo snaturarci. Difendere e bene su ogni pallone”.

Quale futuro per la nazionale biancoceleste?

“Si parla di me e di Pochettino. Per il prossimo futuro vedrei bene mister Gallardo. Con il River sta facendo cose fantastiche e lo vedrei bene sulla panchina argentina. Ma non lo sto candidando, Marcelo non ne ha bisogno”.


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