Old Trafford riabbraccia Baby Face: Il Manchester United si affida al ‘Problem Solskjaer’

Solskjaer Manchester United
Solskjaer Manchester United

Uno come Ferguson al Manchester United probabilmente non lo rivedranno mai più. Si sperava in José Mourinho, ma le cose non sono andate benissimo. Il portoghese è stato esonerato: è la terza volta in carriera dopo Real Madrid e Chelsea.

La dirigenza ha scelto un traghettatore. A stagione in corso, arrivare ad allenatori di un certo calibro (Antonio Conte e Zinedine Zidane, per esempio) è sempre difficile. E allora la decisione è ricaduta su uno dei simboli proprio dello United di Ferguson per undici stagioni: Ole Gunnar Solskjaer. Riserva di lusso, Baby Face, com’era soprannominato dai tifosi dei Red Devils, è chiamato ancora a risolvere problemi, proprio come quando da calciatore entrava dalla panchina e stravolgeva le sorti della gara. Un esempio? I quattro gol segnati in dodici minuti (entrò al 71′ al posto di Yorke) contro il Nottingham Forest. Ma la finale di Champions League contro il Bayern Monaco nel 1999 è l’episodio più lampante: fu sua la rete del clamoroso sorpasso allo scadere (in campo solo negli ultimi dieci minuti).

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Per ora è solo un traghettatore, ma se dovesse ottenere dei buoni risultati non è da escludere una riconferma, proprio come ribadito da Massimo Taibi ai microfoni di SportNews.eu. Da allenatore non ha grande esperienza: ha iniziato proprio col Manchester United da collaboratore, poi tecnico delle riserve. Successivamente avventure al Molde a al Cardiff, infine di nuovo Molde. Adesso torna all’Old Trafford, ma per la prima volta da manager. Non sarà facile rialzare le sorti della squadra: il primo posto dista 19 punti, il quarto (ultimo utile per la Champions League, obiettivo minimo) è a 11. Ma Solskjaer è un maestro nel risolvere problemi dalla panchina. E di certo può contare su una cosa molto importante: il supporto dei tifosi. Good Luck, Ole!

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