Vi ricordate Tino Asprilla? Arrivò in Serie A col permesso di Pablo Escobar, non immaginate cosa fa ora

E’ stato uno dei calciatori più incredibili e più iconici degli Anni 90 ma con tante vicissitudini sia dentro che fuori dal campo: l’incredibile storia di Tino Asprilla

Dal campo all'imprenditoria la vita incredibile di Tino Asprilla
La seconda vita di Tino Asprilla – SportNews.eu

Faustino Hernán Asprilla Hinestroza, meglio noto come Tino Asprilla, per tutti i tifosi e appassionati di calcio semplicemente Aspirina o Tiramolla, classe 1969, è stato uno dei calciatori più importanti a cavallo tra la fine degli Anni Ottanta e gli Anni Duemila.

Un calciatore che, per sua stessa ammissione, se avesse più continuità mentale e probabilmente se avesse giocato in club più importanti del Parma, avrebbe vinto un paio di Pallone d’Oro. Parliamo di un calciatore totale. Attaccante, ambidestro, velocissimo sia nel breve che in progressione, grande fiuto del gol e soprattutto un innato senso dell’assist e all’occorrenza del gol.

E di gol spettacolari gol che ancora oggi inondano la rete e riempono di gioia gli occhi e la mente di chi ha avuto la fortuna di vederli dal vivo o in televisione. Un calciatore che, peraltro, ha un discerto palmares incrementato soprattutto nell’avventura con il Parma quando nell’arco di cinque anni vinse quattro trofei della UEFA. Due Europa League, una Coppa della Coppe e una Supercoppa Europea.

Tino Asprilla dai campi alla scrivania

La nuova vita di Tino Asprilla
Balbo, Crespo, Veron e Asprilla festeggiano l’Europa League – SportNews.eu

Parma a cui era approdato nel 1993 dalla formazione colombiana dell’Atletico Nacional grazie al benestare di Pablo Escobar in persona. Al tempo detenuto nel carcere de La Catedral e patron del club. Club che negli Anni 90 era davvero un’eccellenza del calcio sudamericano. E soprattutto era la fucina della cosiddetta Generazione dei Fenomeni della Nazionale dei Cafeteros. Nazionale che però ha raccolto molto meno di quello che poteva e doveva.

Basti pensare all’inopinata eliminazione ai Mondiali di USA 1994 con il conseguente dramma di Andres Escobar ucciso dai Narcos al rientro in patria. Il tutto condito anche da una serie di condotte extra campo, non proprio edificanti, dei suoi protagonisti. Comportamenti extra campo che hanno allungato i propri effetti tanto nella carriera europea di alcuni dei protagonisti. A partire dallo stesso Asprilla che nella parte centrale e finale della carriera ha fatto parlare spesso di sè. Resta agli atti il clamoroso incidente con l’autobus che gli aveva tagliato la strada.

Per non tacere della vita di Tino dopo il ritiro. Una vita dove oltre alle proposte di girare film porno passa per la produzione di contraccettivi che portano il suo nome. Un’attività certamente singolare ma decisamente florida e per fortuna, visti i precedenti e le premesse, legale

Giornalista pubblicista (ODG Umbria). Laureato con Master in Comunicazione. Romano del Quadraro, ma vivo in Umbria fra Spoleto e Terni. Sposato con Ilaria, ho tre figli. Mi occupo di sport, ambiente, cucina, politica, economia, lifestyle e gossip. Scrivo sui giornali, cartacei e online, dall'età di 14 anni. Dal 2017 lo faccio per il Gruppo Editoriale della testata