Il numero 2 del mondo, già qualificato per le Finals di Torino, è impegnato nel Master 1000 di Shanghai dove è testa di serie numero 1 del tabellone
I migliori tennisti del mondo si sono tutti presentati al torneo di Shanghai, il penultimo Master 1000 della stagione, tornato nel circuiti a quattro anni di distanza dall’ultima edizione. Il governo cinese ha infatti fatto decadere tutte le restrizioni legate al Covid e il tennis è tornato protagonista. Tutti presenti dunque, tranne Novak Djokovic: il numero 1 del mondo, dopo le fatiche dello Us Open, ha preferito prendersi un periodo di riposo prima della fase finale della stagione che comporterà per lui diversi impegni: prima il Master 1000 di Parigi Bercy e poi soprattutto le Finals di Torino e le finali di Coppa Davis in programma a Malaga.
Alcaraz soffre ma batte Evans: le dichiarazioni dello spagnolo sono inaspettate
Proprio per questo motivo il numero 1 del tabellone è Carlos Alcaraz. Il baby prodigio spagnolo è reduce dalla sconfitta in semifinale all’Atp 500 di Pechino contro Jannik Sinner e vuole ovviamente rifarsi in questo appuntamento. Per ora il percorso del vincitore di Wimbledon è stato perfetto. Nel secondo turno ha ottenuto una vittoria agevole in due set contro il francese Barrere e ieri, nell’incontro valido per il terzo turno, ha vinto con lo stesso risultato contro il britannico Daniel Evans. L’incontro però è stato decisamente più complesso rispetto al precedente con il numero 2 del mondo che si è imposto con i parziali di 7-6 6-4. In entrambi i set, però, il classe 2003 è stato il primo a perdere il servizio ed è quindi stato costretto a inseguire sempre nel punteggio. Ora il prossimo avversario sarà il bulgaro Grigor Dimitrov, già incontrato tre volte nell’arco degli ultimi 12 mesi. Nei precedenti lo spagnolo non ha mai concesso un set all’avversario che però sta attraversando un buon periodo di forma.
Alcaraz nel postpartita contro Evans: “Una delle partite più complicate dell’anno”
Al termine del match contro il britannico, già affrontato allo Us Open, il tennista di Murcia è apparso abbastanza provato: “Credo che le condizioni siano molto diverse da quelle degli US Open. Qui il campo è più lento rispetto a New York. Probabilmente lui è stato più aggressivo rispetto agli altri incontri. È stata una delle partite più difficili che ho giocato quest’anno, al di fuori del Grande Slam. Per vincere ho dovuto essere forte mentalmente e fisicamente”.
