Tsitsipas senza giri di parole: “Con Alcaraz e Sinner…”: ammissione clamorosa

Il greco non sta attraversando un grande periodo di forma: negli Us Open è uscito clamorosamente al secondo turno e ha perso posizioni nel ranking

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Stefanos Tsitsipas (Foto da ANSA)

Un 2023 grigio scuro. Questo, finora, l’anno di Stefanos Tsitsipas che da tempo sta faticando a trovare continuità di risultati specialmente nei tornei più importanti. Dopo aver raggiunto la finale agli Australian Open a gennaio, dove ha perso per 3-0 contro Novak Djokovic, il greco è entrato in un tunnel dal quale non è ancora uscito. Se al Roland Garros si è arreso all’altro mostro, Carlos Alcaraz, ai quarti di finale, altro tipo di sconfitte sono arrivate negli altri due slam.

Tsitsipas ammette: “Ora è cambiato tutto, con Sinner e Alcaraz…”

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Stefanos Tsitsipas (Foto da ANSA)

A Wimbledon il classe 1997 si è arreso agli ottavi di finale contro l’americano Eubanks, giocatore che ha stupito all’All England Club, ma decisamente alla portata dell’ex numero 3 al mondo. Ma la grande delusione è arrivata agli Us Open: complice anche un tabellone favorevole, Stefanos avrebbe potuto fare molta strada, almeno fino ai quarti di finale, senza dover incontrare avversari eccessivamente temibili. E invece il greco ha tradito le attese uscendo addirittura al secondo turno contro lo svizzero Stricker. Questi risultati deludenti hanno fatto scivolare Tsitsipas al quinto posto nel ranking e specialmente nella race ora è a rischio: per ottenere un posto nelle Finals di Torino dovrà conquistare buoni risultati negli ultimi tornei della stagione.

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Di certo la cosiddetta “Next Gen” di alcuni anni fa che comprendeva, tra gli altri, Tsitsipas è stata soppiantata dall’irruzione dei millenials: “Ci sono state diverse opportunità, tra il 2018 e il 2020, prima che arrivassero Alcaraz, Sinner e Rune – ha spiegato il greco – In quel momento le luci erano puntate su me, ZverevDominic Thiem. Ora la scena è cambiata. Non siamo più così giovani. I ‘nuovi’ giovani hanno tanta energia, sete di vittoria e nessuna paura. Sicuramente penso ancora al vertice, ma non è l’unica cosa che conta. Era come una droga da giovane e questo pensiero mi privava di molte altre cose. Questo non significa che sia soddisfatto. La chiave è trovare un equilibrio nella vita”.