Il calciomercato è finito il 1° settembre ma sono ancora aperte le trattative per gli svincolati: chi non ha ancora squadra può accasarsi liberamente
Il calciomercato è ufficialmente finito lo scorso 1° settembre con le ultime trattative last minute. Il più grande colpo degli ultimi giorni è stato sicuramente quello di Romelu Lukaku alla Roma, conclusosi proprio a pochi giorni dal gong. Quella terminata è stata una sessione che ha visto l’irruzione nel calcio mondiale dei club arabi che hanno convinto numerosi top player ad accettare le proprie proposte a suon di vagonate di milioni di ingaggio.
Papu Gomez svincolato, può tornare: due squadre italiane ci pensano
Se però è giunto il termine per le trattative tra le squadre, è ancora aperto il mercato degli svincolati. Diversi nel panorama europeo sono i profili di giocatori di qualità che sono ancora appiedati e che potrebbero risultare utili a diversi club. Le ultime società in ordine di tempo che hanno arricchito la propria rosa in Serie A sono Lecce e Udinese. I giallorossi hanno rinforzato il loro attacco con l’arrivo di Nicola Sansone, l’anno passato al Bologna. I friulani, invece, hanno ritrovato l’accordo con Roberto Pereyra, che aveva interrotto la sua avventura in bianconero lo scorso giugno. Proprio per questo non è da escludere che altre squadre provino ad aumentare il proprio tasso tecnico con giocatori di alto livello. Uno di questi è sicuramente il Papu Gomez.
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L’ex capitano dell’Atalanta ha rifiutato la proposta del Siviglia di due milioni annui e ad ora è senza squadra. A 35 anni potrebbe essere ancora utile ad alcune squadre del nostro campionato. Nei giorni scorsi, ad esempio, era stato accostato all’Inter, in apprensione per le condizioni di Alexis Sanchez. Ma da Viale della Liberazione sono arrivate ampie smentite. Altro club che potrebbe essere interessato è il Monza, mentre visto l’ultimo caso Pogba che con ogni probabilità verrà squalificato per diverso tempo, anche la Juventus potrebbe pensarci per elevare il tasso tecnico della propria rosa.
