In pista sta per cambiare tutto, pronta la rivoluzione dal 2026, lo ha dichiarato Stefano Domenicali!
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Il mondo della Formula 1 è in costante cambiamento ma tra tutte le dinamiche che sono state modificate nel corso degli anni ne esiste una che gli addetti ai lavori e non solo rimpiangono in Mood particolare. Dall’introduzione delle Power unità nel 2014, infatti, gran parte dei presenti rimasero subito delusi dal cambiamento significativo dei nuovi motori turbo V6, non affatto dominanti come i precedenti e sicuramente molto meno “cattivi”. Proprio su questo punto si starebbe adesso lavorando con Domenicali che è pronto a schierarsi in prima linea per un ritorno alla origini straordinario.
Per i più nostalgici e non solo, quel che manca ormai alla Formula 1 è il rumore possente dei vecchi motori aspirati. Un rimpianto che pare risiedere anche nella mente di Stefano Domenicali, presidente ed amministratore delegato di Formula 1 che, proprio per questo, sembra deciso nel ritornare, almeno per quel che riguarda questo punto, al recente passato.
La rivelazione è arrivata per la stazione radio australiana 3AW, ecco le sue parole: “Esiste un legame particolare tra il rombo dei motori e le corse che vorremmo ristabilire nel nuovo regolamento. I tifosi ci tengono davvero molto a questo aspetto ed è per questo che ci impegneremo su questo tema. Dobbiamo avere un rombo diverso, che sia musica per le orecchie, non passeremo a motori ancor più silenziosi come quelli della Formula E“.
Senza dubbio sarà impossibile tornare ai vecchi motori, in un epoca in cui anche la Formula1 abbraccia la sostenibilità ambientale ed un futuro ad emissioni più basse. Quello che rassicura tutti, ad ogni modo, è che il fattore “sound” è tenuto molto in considerazione dalla federazione e dal 2026, con il nuovo cambio di regolamento, anche su questo punto si soffermerà l’attenzione di tutta la federazione.