Patteggiamento Juventus manovra stipendi, ecco che cosa è successo: è arrivata l’ufficialità della sentenza.
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La Juventus ha deciso di patteggiare per quanto riguarda la questione stipendi. Dunque, la società ha deciso di subire tutte le conseguenze del caso direttamente in questa stagione, per evitare che anche la prossima possa essere macchiata da eventi che influiscono pesantemente sulla società e la squadra stessa. Le parti hanno trovato un accordo che dopo l’udienza di stamattina sarà pronunciata ufficialmente entro il primo pomeriggio.
Ad oggi la società continua ad essere in corsa per un piazzamento europeo in Europa League o Conference League, a patto che questa nuova sentenza non imponga altri punti di penalizzazione (inflitti dopo il caso plusvalenze) e sempre se la UEFA non deciderà di intervenire con un’esclusione dalle coppe, come spesso si è vociferato nel corso delle ultime settimane.
Intanto, questa mattina è iniziata l’udienza presso il Tribunale federale nazionale, che nel corso del primo pomeriggio ha emesso il proprio verdetto: contrariamente a quanto ci si poteva aspettare, la Juventus è riuscita a strappare un accordo senza precedenti nonostante le gravi accuse mosse ai suoi danni.
Come rivelato da ‘Sky Sport’, il Tribunale federale nazionale ha accettato il patteggiamento della Juventus e ha deciso di ”punirla” solo con un’ammenda di 718 mila euro. Alla luce della sentenza, la Juventus ha rinunciato ai ricorsi sui giudizi precedenti. Confermato, invece, il processo per l’ex presidente Andrea Agnelli, che ha deciso di non accettare il patteggiamento e che si presenterà in aula il 15 giugno, data scelta precedentemente per questo processo che è stato anticipato in virtù dell’accordo Juventus-procura.
Ora si attende di capire come si comporterà l’UEFA, che alla luce dei fatti potrebbe escludere la Juventus dalle coppe per una stagione. Qualora si qualificasse per una competizione europea già in questa stagione, l’eventuale esclusione scatterebbe immediatamente dal 2023/24.