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CALCIO

Calcio, storico cambiamento: arriva il cartellino bianco

È da decine di anni che siamo abituati a vedere solamente due sanzioni del mondo del calcio: il cartellino giallo e il quello rosso. Nell’aria però c’è uno storico cambiamento dato che è arrivato il cartellino bianco. Andiamo a scoprire di cosa si tratta.

Cartellino bianco in Benfica-Sporting Lisbona (foto da Instagram)

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Il calcio in questi ultimi vent’anni sta subendo sconvolgimenti giganteschi: il VAR, la goal line technology, l’innalzamento dei costi per i trasferimenti dei calciatori, l’introduzione delle figure femminili nel dirigere le partite e potremo andare avanti per ore. In questi giorni però un’altra innovazione ha fatto il suo debutto in questo sport. Stiamo parlando del cartellino bianco: cos’è? In quali momenti della partita si utilizza? Facciamo chiarezza su tale ambito.

Calcio, una nuova innovazione: il cartellino bianco

Siamo circa al 45′ della partita tra Benfica e Sporting Lisbona, valida per la coppa portoghese femminile. In quel momento della partita, un tifoso sugli spalti viene colto da un malore. Dunque, gli staff medici di entrambe le squadre intervengono per prestargli soccorso ed al contempo l’arbitro blocca il match.

Interruzione della partita (foto da Canva)

Terminate le operazioni di salvataggio, l’arbitro Caterina Campos, estrae dal proprio taschino per la prima volta nella storia il cartellino bianco per evidenziare il bellissimo gesto di Fair Play adoperato da entrambi i club. L’intero stadio Da Luz applaude il gesto e lo omaggia con una standing ovation.

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Il cartellino bianco è stato creato dalla Fifa proprio per questi casi, ovvero evidenziare i gesti di sportività durante le partite di calcio. Potremo dunque cominciarlo a vedere anche sui campi prestigiosi nelle gare maschili per l’aiuto ad un avversario con i crampi ad esempio oppure per un auto-accusa di un giocatore di aver toccato il pallone quando l’arbitro aveva chiamato un calcio piazzato in suo sfavore.

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Il monopolio dei cartellini gialli e rossi è dunque finito: da questo periodo in poi nel calcio ci sarà un terzo soggetto nel taschino dei direttori di gara.

Nicolo De Francesco