Che cos’è la vestaglia indossata da Messi? Il significato clamoroso

Che cos’è la vestaglia indossata da Messi? ‘La Gazzetta’ svela il mistero: si chiama “bisht”, un vestiario tipico del Golfo Persico sfruttato per la cerimonia finale del mondiale. 

Leo Messi vestaglia premiazione
Leo Messi (screen Instagram)

PER NON PERDERTI NESSUN AGGIORNAMENTO SEGUICI SUL NOSTRO INSTAGRAM

Messi come Maradona, ora nessuno può più discutere. L’argentino ha vinto il Mondiale, l’ultimo grande trofeo che gli mancava per diventare definitivamente leggenda al pari di Maradona e Pelé. Tutti hanno negli occhi la cerimonia di premiazione e tutti si sono commossi nel vedere il giocatore più forte del mondo festeggiare l’ambito trofeo sognato per anni.

Proprio in virtù di questo, in molti si sono chiesti che cosa fosse l’indumento donato al momento della consegna della Coppa: l’emiro Al Thani gli ha messo addosso una vestaglia che tutto il mondo ha notato e si è fatto la stessa domanda: che cos’è?

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Argentina-Croazia 3-0 le pagelle e il tabellino della partita

Che cos’è la vestaglia indossata da Messi? La spiegazione

Leo Messi vestaglia premiazione
Leo Messi (screen Instagram)

Come riferisce ‘La Gazzetta’, si tratta del “bisht”, tradizionale indumento dei Paesi del Golfo Persico usato dagli uomini più importanti del Qatar. Il significato non è ben chiaro ma è riassumibile sotto diversi aspetti: l’intenzione del Qatar di mettere le mani definitivamente sul calcio, a tal punto da ‘intervenire’ anche durante la premiazione, oppure il solo scopo di celebrarlo con un’impronta araba per simboleggiare, sino all’ultimo, come la Coppa del Mondo del Qatar sia stata una coppa del mondo tra le più importanti della storia.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> L’Argentina è Campione del Mondo: Francia battuta 7-5 dopo i rigori, Messi nella storia

Resta il fatto che, bisht o meno, Messi ha finalmente coronato il suo sogno e quello di un’intera nazione di sollevare nuovamente il titolo dopo quasi 40 anni dall’ultima volta: a Messica ’86 ci riuscì Maradona…

Sassarese classe ’85, nato il 5 febbraio come illustri calciatori, madre natura ha pensato bene di relegarmi a semplice commentatore del calcio giocato. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti ODG della Sardegna dal 2017, sono fiero ed orgoglioso di essere nato e cresciuto in questa terra meravigliosa. Interista dalla nascita, vivo nel ricordo del mito di Ronaldo il Fenomeno e delle imprese titaniche del ‘Triplete’ degli idoli Mourinho, Sneijder e Milito. Innamorato del fantacalcio, dei viaggi e del giornalismo calcistico, Sportnews mi ha dato modo di rivalutare il declino della Serie A con occhi diversi. Allenatore di calcio (UEFA C) e di calcio a 5, svolgo i due lavori che amo con assoluta passione e con tanta voglia di emergere.