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Formula 1, Charles Leclerc il predestinato: perché viene chiamato così

Charles Leclerc ha terminato la stagione 2022 al secondo posto della classifica generale dietro a SuperMax Verstappen che ha dominato il campionato

Charles Leclerc (Foto Instagram)

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E’ stato un 2022 in chiaroscuro per Charles Leclerc. Il pilota monegasco della Ferrari ha concluso la sua migliore stagione da quando è alla guida della “Rossa”, piazzandosi al secondo posto della classifica generale dietro a SuperMax Verstappen che ha dominato il campionato conquistando il secondo titolo consecutivo. La partenza di Leclerc, però, faceva presagire un cammini più positivo, che gli avrebbe permesso di potersi giocare il mondiale con il pilota olandese, ma successivamente i problemi di affidabilità della macchina, alcuni suoi errori e scelte incomprensibili ai box lo hanno estromesso dalla lotta per il titolo.

Charles Leclerc, “Il Predestinato”: perché viene soprannominato così

Charles Leclerc (Foto da Instagram)

Tutti si attendono che il monegasco, viste le sue infinite doti, possa lottare già dall’anno prossimo per il Mondiale, ma tutto dipenderà se la Ferrari riuscirà a ridurre il gap con la Red Bull. Allora “Il Predestinato” potrà lottare davvero per la prima posizione finale. Ma da dove deriva questo pesantissimo soprannome che gli è stato affibbiato dalla stampa? Il primo ad utilizzarlo è stato Carlo Vanzini dopo le prime vittorie di Leclerc con la Ferrari a Spa e a Monza nel 2019, ma la genesi di questo nomignolo è più datata.

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E’ lo stesso commentatore di Sky a spiegare. Nel lontano 2015 l’attuale ferrarista incontrò i media per prendere dimestichezza con i media. La domanda di prova fu diretta: “Oggi partirai dalla pole, ma il suo collega di marca sta lottando per il titolo. Come affronterai la corsa?”, “Io gareggio sempre per vincere”, la risposta. In quel caso Vanzini gli consigliò di essere più diplomatico, insegnandogli qualche trucco del mestiere da utilizzare davanti ai microfoni.

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Finita l’intervista Leclerc tornò da Vanzini dicendo che secondo lui la domanda posta era sbagliata perché nessun suo compagno di scuderia sarebbe stato in grado di battersi per il Mondiale al suo posto. Questo pensiero denotò il carattere spiccato e vincente del monegasco e per questo motivo Vanzini decise di soprannominarlo “Il Predestinato”.

Mattia