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Roland Garros: Nadal campione, 15 anni di dominio assoluto

Roland Garros: Rafa Nadal campione per la tedicesima volta (in sedici partecipazioni) dopo una finale senza storia. Numeri incredibili per lo spagnolo

Roland Garros, Rafa Nadal vince per la tredicesima volta (Getty Images)

Rafa Nadal ha fatto tredici, come le vittorie al Roland Garros. Una finale senza storia e senza pathos, quella contro Nole Djokovic che pure era indicati dai bookmakers ome favorito. Invece è finita 6-0, 6-2, 7-5 in 2 ore e 41 minuti con i primi due set perfetti da p<arte dello spagnolo e il terso più combattito ma chiuso con autorità.

Vincendo la finale di Parigi, Nadal ha toccato quota 20, come i titoli dello Slam conquistati in carriera. Un njmero che eguaglia Roger Federer, anche se lo svizzero ci era arrivato nel 2018. Ma somno anche 100 le partite vinte sulla terra frances dal 2005 ad oggi.

Tra lui e Djokovic era la sfida numero 56 in carriera, la nona finale in un torneo dello Slam e l’ottavo scontro a Prigi (ora il conto è 7-1 per lui). Le statistiche dicono che i 100 successi in 102 partite giocate sono arrivati contro 66 diversi avversari e con 299 set vinti e 27 persi. In più è anche la quarta volta che Nadal vince il Roland Garros senza perdere un set. Gli era già riuscito nel 2008, 2010 e nel 2017, e in altre due occasioni (nel 2007 e 2012) aveva perso un solo set in finale.

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Roland Garros, numeri impressionanti per Nadal: arrivano i complimenti da Federer

Nole Djokovic e Rafa Nadal a Parigi (Getty Images)

Alla fine Rafa Nadal si è concesso un sorriso e ha fatto i complimenti con un rivale che ha segnato la loro rivalità personale nell’ultimo decennio. Ma a stretto giro allo spagnolo sono anche arrivati via social, i complimenti di Federer: “Ho sempre avuto tantissimo rispetto per il mio caro amico Rafa, sia come persona che come tennista. Spero che il numero 20 sia solo un altro passo nel continuo viaggio di entrambi. Ben fatto Rafa, te lo sei meritato!”.

Con quello che abbiamo visto oggi, la sconfitta di Jannik Sinner nei Quarti appare diversa. Sinner esce a testa alta da questo torneo, perché almeno per due set aveva messo in difficoltà  il campo con Nadal e il futuro può essere suo.

Per Djokovic invece è la conferma che dal lockdown in poi nello Slam non c’è storia. A Flushing Meadows era uscito per la nota squalifica, qui invece non c’è stata poartita contro il suo avversario numero uno di sempre.

Federico