Giusi Malato: chi è, curiosità e passioni

Scopriamo chi è Giusi Malato, centroboa puro sangue che con la calottina dell’Orizzonte Catania e della Nazionale di pallanuoto femminile ha vinto di tutto e di più

Giusi Malato

Catanese di nascita e di fede calcistica Giusi Letizia Malato è la “Maradona della pallanuoto“.

Quando entra allo stadio Massimino di Catania, la curva nord e sud le intonano un coro. Esatto, un coro solo per lei. Perché Giusi Malato non ha solo vinto tantissimi trofei ma ha incantato con le sue giocate il mondo intero della pallanuoto ed è per questo che è uno dei personaggi sportivi più amati in assoluto.

14 scudetti e 6 Coppe dei Campioni con il club da giocatrice, uno scudetto e una coppa dei Campioni da allenatrice. Il tutto, con una sola squadra: l’Orizzonte Catania.

Il sogno olimpico: dall’eliminazione all’Olimpo della pallanuoto

Giusi Malato
Giusi Malato durante un’azione di gioco -GettyImages-

E quando finivano gli impegni con il club, si volava in Nazionale.

Un percorso, quello del Setterosa dagli occhi di tigre, durato 10 anni e dove la prima vittoria arrivava mentre alla radio passava “Penso positivo” di Jovanotti. Era il 1994 e la medaglia era di bronzo ai Mondiali di Roma e il loro pensare positivo era solo l’inizio di un sogno.

E così anno dopo anno, medaglia su medaglia, Giusi Malato e il Setterosa hanno continuato a inseguire il loro sogno a cinque cerchi.

Era il 2000 e le qualificazioni per le prime Olimpiadi aperte alla pallanuoto femminile erano a Palermo. Un’occasione che le ragazze allenate dal ct Pierluigi Formiconi aspettavano da una vita.

Avevano tutto dalla loro parte: la consapevolezza della loro forza, la voglia, il pubblico. Eppure qualcosa andò storto. Sconfitta contro la Russia e si va a casa, con gli occhi di tigre pieni di lacrime e con la paura che quel viaggio verso il loro sogno fosse finito.

E invece è stato in quel momento che le ragazze del Setterosa hanno scritto la storia perché hanno deciso di crederci, stringersi più forte e ricominciare a lavorare dai loro errori.

Hanno macinato chilometri e chilometri ingoiando bocconi amari e non solo in acqua.

Nel 2003 arriva per Giusi Malato il premio più prestigioso per un atleta di pallanuoto e che per la prima volta veniva assegnato a una giocatrice donna: la “Calottina d’Oro“. Come il pallone d’oro per il calcio, per intenderci.

Giusto il tempo di dedicare un’altra parete di casa per l’ennesimo trofeo vinto e di nuovo testa bassa a lavorare per realizzare il suo sogno.

Era il 26 agosto 2004 e Giusi Malato, insieme al Setterosa dagli occhi di tigre, ha vinto l’Oro Olimpico ad Atene.

Giusi Malato
Setterosa, Oro Olimpico Atene 2004 -GettyImages-

 

 

a cura di Eliana Acampora