Basket Nba | Negativi 341 tamponi, la bolla di Orlando funziona

L’Nba ha annunciato di aver effettuato 341 tamponi dal 12 agosto. Tutti i test hanno dato tutti esito negativo.

La bolla di Orlando
La bolla di Orlando

Mentre le squadre si danno battaglia in campo, arrivano buone notizie anche sul fronte Covid-19. Attraverso un comunicato, l’Nba ha annunciato di aver effettuato 341 tamponi dal 12 agosto ad oggi, tutti i test hanno dato esito negativo, quindi il torneo può continuare serenamente. Era la notizia che tutti aspettavano, tifosi e addetti ai lavori, poiché da qualche giorno è iniziata la parte più calda della stagione, che incoronerà la squadra campione Nba 2020.

Novità per le 8 squadre escluse dalla bolla di Orlando: ecco quando potranno riprendere l’attività

Buone notizie anche per le otto squadre che non hanno partecipato alla bolla di Orlando, poiché già matematicamente escluse dalla corsa ai playoffs quando è stato interrotto il torneo a causa dell’aumento dei contagi negli Stati Uniti. Le otto franchigie sono state autorizzate ad organizzare tornei di allenamento a partire dal mese prossimo, precisamente dal 14 settembre al 6 ottobre.

Le squadre potranno effettuare allenamenti facoltativi all’interno delle varie strutture di proprietà, che saranno monitorate quotidianamente. I giocatori dovranno risiedere all’interno dei campus e dovranno restare isolati durante tutta la durata dei vari tornei, che saranno ufficializzati e calendarizzati nel corso della prossima settimana. Le squadre in questione sono le seguenti:

  • Atlanta Hawks
  • Charlotte Hornets
  • Chicago Bulls
  • Cleveland Cavaliers
  • Detroit Pistons
  • Golden State Warriors
  • Minnesota Timberwolves
  • New York Knicks
Russell Westbrook, risultato positivo al Covid nel mese di luglio.
Russell Westbrook, risultato positivo al Covid nel mese di luglio. Credit: Kim Klement-USA TODAY Sports

Basket Nba: cosa succede se un giocatore risulta positivo al Covid

Cosa succede se un atleta risulta positivo al tampone? L’Nba ha già annunciato da tempo (leggi anche qui) che non fermerà il torneo; l’atleta in questione sarà messo in quarantena per dieci giorni e potrà tornare in campo solo se risulterà negativo a due test consecutivi, come è successo a Russell Westbrook a luglio. I giocatori alloggiano nel Resort di lusso all’interno del parco tematico Disney World, ad Orlando ed è prevista la quarantena per chi deciderà di andare a dormire altrove. Anche ai giocatori degli Orlando Magic dovranno rispettare queste regole, nonostante alcuni di loro abbiano la residenza a pochissimi chilometri da Disney World. I tamponi vengono effettuati prima di ogni partita.