Ciclismo | Giro d’Italia: cosa cambia con la corsa a ottobre

Il Giro d’Italia ha cambiato data: l’edizione 2020 si correrà in autunno, nel mese di ottobre. Condizioni diverse dal classico appuntamento primaverile di maggio. Cambierà qualcosa, soprattutto per le condizioni climatiche. Qualcuno sarà avvantaggiato, qualcun altro penalizzato

Ciclismo | Giro d'Italia: cosa cambia con la corsa a ottobre
Ciclismo | Giro d’Italia: cosa cambia con la corsa a ottobre

Il Giro d’Italia 2020 è “salvo”, ma con date diverse. Quella di maggio è saltata a causa dell’epidemia, ma il nuovo inizio è fissato per ottobre. Al di là delle abitudini, correre in autunno non è una cosa particolarmente ostica per i ciclisti, ma è inevitabile pensare che qualche corridore sarà avvantaggiato e qualche altro no. Ad esempio Vincenzo Nibali ha offerto spesso grandi prove in storiche corse autunnali. Lo stesso vale per Fuglsang, che ha spesso fatto bene nel giro di Lombardia, che di solito si corre in autunno. Invece atleti come Yates o Carapaz evitano le corse ad inizio autunno: si allenano per cercare una migliore condizione nei mesi a venire.

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Giro d’Italia in autunno: i corridori favoriti

Vincenzo Nibali
Giro d’Italia in autunno: i corridori favoriti

Per loro bisognerà lavorare sull’adattamento. Ma va anche detto che ogni corridore arriverà al Giro d’Italia con almeno 50 giorni di corse in meno. Ecco perché a cambiare saranno le condizioni di tutti, e sarà molto difficile fare previsioni. E naturalmente non si esclude che la temperatura e le condizioni climatiche in generale possano cambiare le carte in tavola, regalando vere e proprie sorprese. Favoriti col clima autunnale, ad esempio, corridori come Nibali e Fuglsang. In ogni caso sarà una gara da preparare con la massima attenzione e pianificando strategie in vista della speciale edizione “piovosa” del Giro d’Italia.

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