Marcello Carli, direttore sportivo del Cagliari, arriva ai microfoni di Sky per protestare contro il rigore assegnato al Napoli sul finale di gara. Sotto accusa il Var.
Il Cagliari esce battuto dal San Paolo di Napoli, gara persa tra le polemiche per un rigore dubbio assegnato ai partenopei: è l’84’ del secondo tempo, Pisacane la tocca col braccio al limite dell’area di rigore. Difficile capire se dentro o fuori, Chiffi chiama a rapporto la sala VAR. Dopo un rapido consulto e qualche minuto di revisione, viene assegnato il penality. Dagli undici metri Insigne non sbaglia. Tre punti al Napoli e tante scintille a fine gara. Maran, così come Ionita, viene squalificato per proteste.
Allora, ai microfoni di Sky, si presenta il direttore sportivo sardo Marcello Carli piuttosto adirato: “Tanto un episodio del genere non interessa a nessuno, l’hanno fatto al Cagliari allora passa in secondo piano. Dare un rigore in quel modo è assurdo, mi dovete spiegare come ha fatto ad assegnarlo. Ancora adesso non è chiaro”, protesta il ds.
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Il dirigente, poco dopo, entra nello specifico: “Mi dovete spiegare perché il VAR deve prendersi questa responsabilità. Le cose o son chiare o diventa una barzelletta. Una cosa così contro il Napoli non l’avrebbero mai fatta perché sarebbe diventata mediaticamente una cosa allucinante”, conclude Carli piuttosto scosso.