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CALCIO

Milan, Piatek: “Ho segnato in Serie A. Mi piace essere sotto pressione. Ronaldo ed Henry come idoli”.

Krzysztof Piatek racconta del suo arrivo in maglia rossonera.

Milan, Piatek: “Mi fermo dopo gli allenamenti perchè una punta deve saper fare goal da ogni posizione”. 

L’attaccante polacco ha raccontato al canale YouTube Foot Truck, dei suoi primi mesi in Italia, del suo trasferimento a Milano e dei giocatori da cui ha preso ispirazione sin da bambino.

Serie A: “Ho fatto dei goal in questo campionato, ho scelto io di avere la pressione addosso. Mi devo abituare, ma di sicuro non cambierò. Cerco di essere sempre la stessa persona e di lavorare come prima”. 

Milan: Seedorf ha chiesto di fare una foto con me. E’ fantastico che gente del genere mi riconosca e che voglia parlare con me. Come Shevchenko prima della gara di Coppa Italia. Dopo la firma del contratto ho ricevuto un messaggio anche da Alvaro Morata, mi ha augurato buona fortuna e ha detto che mi osserva. E’ magnifico”.

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Gara con il Napoli: “Ero così concentrato che non sentivo le urla dei tifosi. Quando so di giocare come titolare non esco sul campo prima del riscaldamento, è un mio rituale. Se sono in panchina, sono più rilassato e vado a guardare la tribuna. Appena ho tolto le cuffie e sentito il boato ho applaudito anche io e l’atmosfera è cresciuta. Un’emozione incredibile, tutti i sostenitori del Milan hanno salutato così un nuovo giocatore che non aveva fatto ancora nulla per il club

Esultanza: “In Polonia non ero pronto a farlo. Dopo il secondo goal qui il gesto è rimasto così, ed è diventato un talismano. Quando ho iniziato a segnare in serie la gente qui in Italia è impazzita, è stato bellissimo”. 

Migliorarsi: “Mi fermo dopo gli allenamenti perchè una punta centrale deve fare goal in ogni posizione. Ho migliorato molti aspetti come quello fisico ma anche di resistenza e velocità. Dopo il primo allenamento in Italia mi sono ripromesso di fare almeno 12 goal per essere contento, poi si sa, l’appetito vien mangiando”

Idoli: “La mia prima maglia è stata quella di Ronaldo, il fenomeno, al Real Madrid. Ho avuto anche il poster di CR7 allo United e quello di Henry all’Arsenal“. 

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Claudio Mancini