Scontri Inter-Napoli, uno degli arrestati tira in ballo un leader della curva nerazzurra. L’uomo è indagato a piede libero per rissa.

Scontri Inter-Napoli prima della partita
Scontri Inter-Napoli prima della partita

Ci sono risvolti importanti nell’ambito delle indagini sui fatti del 26 dicembre prima di Inter-Napoli. Stanno emergendo dagli interrogatori nel carcere di San Vittore a Milano.

Oggi è il giorno degli interrogatori di convalida dei tre tifosi nerazzurri arrestati, indagati per rissa aggravata e altri reati.
Uno di loro, Luca Da Ros, 21 anni, ha risposto alle domande del Gip di Milano, Guido Salvini. Il ragazzo ha fatto il nome di uno degli ideatori dell’attacco ai van dei tifosi napoletani. Si tratta di un noto capo ultras del gruppo dei Boys 1969.

Una mossa che ha segnato un colpo di scena, perchè il legale che assiste chi sta parlando, ha rimesso il suo mandato, è lo stesso avvocato che difende l’ultras tirato in ballo.

E poco prima delle 17 il leader nerazzurro si è presentato spontaneamente in Questura a Milano con il suo legale Mirko Perlino. Dopo averlo sentito per oltre due ore gli inquirenti hanno deciso di rilasciarlo, è indagato a piede libero con l’accusa di rissa.

Intanto sempre dal carcere di San Vittore trapela gli altri due arrestati, quest’oggi hanno rilasciato dichiarazioni spontanee avvalendosi della facoltà di non rispondere. Hanno ammesso di essere stati presenti durante gli scontri ma di non aver partecipato attivamente al combattimento.

In questa lunga giornata di interrogatori è emerso anche come Bastoni, spranghe e tutto il materiale per la battaglia,
fosse già presente sul posto.

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