Euro 2016, Conte: “Dobbiamo rimanere umili. Cambi? tra 7 e 9”

Antonio Conte, allenatore dell'Italia
Antonio Conte, allenatore dell’Italia (getty images)

NOTIZIE EURO 2016, CONFERENZA STAMPA CONTE – Alla vigilia di Italia-Irlanda, partita che per la nazionale di Antonio Conte vale ben poco (circa 9 i cambi su 11), il tecnico degli azzurri ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni, insieme a quelle di Gianluigi Buffon:

Antonio Conte: “Dobbiamo cercare di rimanere più umili possibili. L’umiltà fa parte dell’intelligenza, dobbiamo essere consci dei nostri mezzi, dei nostri pregi che possono essere tanti e dei nostri difetti che possono essere tanti. Non dobbiamo dimenticare da dove arriviamo perché saremmo degli stolti. A casa mia si dice: ‘Come ti alzano così ti abbassano’. Per me questa non è una vigilia alla camomilla: nel momento in cui perdi domani arrivano rotture di scatole, quindi evitiamole. Questa non è una partita inutile: ho bisogno di risposte. Brutte figure non ne vogliamo fare perciò sono più antipatico del solito”. Sui cambi: “Saranno da 7 a 9, ma l’Italia è una. Si perde e si vince in 23 più l’allenatore e tutto lo staff”.

Gianluigi Buffon

Quale Italia somiglia di più a questa Nazionale?
Le premesse erano funeste, facevano presagire a un immediato ritorno a casa. Per fortuna non è andata così, questa situazione ha fatto in modo di stimolare nell’orgoglio. Abbiamo avuto un unico modo di pensare e lavorare, per fare gruppo e stupire e arrivare ai risultati. Difficile fare analogie con altre spedizioni, ma è uno dei gruppi molto belli che sono arrivati lontano. Quello del 2006 e del 2012, ma anche quello della Confederations nel 2013 è andato avanti grazie alla forza del gruppo.

Cosa pensa delle valutazioni del ct?
Per credere in un risultato figlio del lavoro, della sofferenza e del sudore, credo che sia l’allenatore ideale per come sa fare gruppo e per come sa mettere in campo le squadre. Ci sono tante peculiarità che sono riscontrabili nel mister. E’ chiaro che serve una giusta disponibilità dei ragazzi, anche da quelli che non giocano.

Pericoli per domani?
Per l’Italia non è normale avere qualche giorno per preparare il turno successivo (ride, ndr). In genere arriviamo alla terza gara con l’acqua alla gola. Ma è un privilegio guadagnato e meritato, dovremo essere bravi a farlo fruttare. Per i ragazzi, avere 8-9 giorni per lavorare sodo e fare lavoro specifico dal punto di vista fisico, sarà qualcosa di estremamente utile. Spero di poterlo dimostrare più in avanti.

Sulle sue condizioni
Sto bene, ho avuto 3-4 giorni di influenza. Credo di non giocare, forse è giusto così.

Pronti per la seconda fase dell’Europeo?
Per noi cambia poco, quello che dovevamo mettere in campo alla vigilia dell’Europeo è quello che dovremo mettere in campo da ora in poi. Venendo meno in certe caratteristiche, rischiamo di fare passi indietro e non possiamo permettercelo. Ci siamo costruiti una posizione privilegiata, ma sappiamo bene cosa abbiamo dovuto fare per arrivare qui. Dobbiamo continuare a farlo per toglierci altre soddisfazioni.