Italia, De Rossi: “Mi sento bene. Conte? Tocca le corde giuste”

Daniele De Rossi, centrocampista della Roma e dell'Italia
Daniele De Rossi, centrocampista della Roma e dell’Italia (getty images)

NOTIZIE ITALIA – Giornata di vigilia per l’Italia, che domani affronterà la Finlandia nell’ultimo test sulla strada che porta a Euro 2016. A presentare il match un veterano di questa Nazionale, Daniele De Rossi, ecco le parti salienti della sua conferenza stampa, si parte dalle sue condizioni di salute: La mia condizione è ottima nonostante il fastidio al tendine che è una parte delicata perché ci ho sofferto molto in passato. Da un anno e mezzo non sentivo più nulla per il lavoro fatto con il fisioterapista, ora è uscito fuori forse per i campi un po’ duri e si è infiammata: c’è stata una preoccupazione, forse eccessiva. O ti fermi e la cura o ci giochi sopra. Ma a livello fisico mi sento bene. A Roma ho avuto problemi muscolari, non mi sono mai curato con l’idea di fare l’Europeo. Era una prospettiva ma un paio di questi infortuni me li sono procurati proprio per provare a rientrare prima possibile con la Roma. Ad esempio con il Real Madrid non era normale scendere in campo, se avessi pensato agli Europei sarei stato fuori. Non mi sono pentito, ho sempre cercato di anticipare il rientro per aiutare la Roma”.

Così sul CT: Conte punta molto sulle motivazioni e riesce a toccare le corde giuste. L’ha sempre fatto e in questo momento in particolare, credo che chiunque voglia caricare una squadra come la nostra spingerebbe sul tasto della rivalsa. Non siamo favoriti, ma è giusto essere consapevoli che possiamo battere ogni squadra con la quale giochiamo. Dobbiamo trovare questa consapevolezza. Mai lavorato così tanto e visto che questo alla Juventus era un’arma in più, potrebbe esserlo anche per l’Europeo. Una cosa da sfruttare rispetto alle altre squadre“. 

Gli obiettivi: “Rispetto alle altre volte ero molto meno sicuro di essere convocato, mentre le altre volte ero certo di esserci. Conte punta molto sulla condizione atletica e visti i miei infortuni ero un punto di domanda. Ho dovuto fare un lavoro diverso per approcciarmi a questo tipo di appuntamento: sono partito sapendo che era decisiva anche la partitella del giovedì”. Non festeggio la convocazione all’Europeo perché è una cosa normale. Il mio obiettivo è fare un grande europeo e vincerlo. Possiamo vincere con tutte, anche con le più forti. Dobbiamo passare il turno e poi giocare tutte le finali. Secondo me possiamo già vincere contro tutti, dobbiamo diventare una squadra che può vincere sette volte”.