Il difensore ha vestito sia la maglia bianconera che quella viola…
JUVENTUS – FIORENTINA – Moreno Torricelli, ex terzino di Juventus e Fiorentina è stato intervistato da Eurosport.com. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:
Juventus-Fiorentina, che sensazioni le vengono in mente?
“Tantissimi ricordi. Per me si tratta di ritornare a dieci anni di carriera giocate con entrambe le società, la parte più bella della mia storia calcistica. La settimana che porta a questa partita è quella in cui mi cercano tantissimi giornalisti, tifosi. Mi chiedono pareri, ricordi. Io se potessi cambiare numero di telefono in questa settimana lo farei…”.
Lei ha giocato per anni nella Juventus ed è stato un simbolo del gruppo vincente di Lippi, come è stato l’impatto con la realtà di Firenze?
“Non posso nascondere che ci fosse un certo timore. Venivo da anni in cui ero stato un simbolo della Juventus e sapevo benissimo della rivalità tra le due squadre, quindi pensavo che l’ambientamento potesse essere difficile. Invece, è bastato vestire la maglia della Fiorentina e tutti i timori sono passati. I tifosi hanno subito capito che il passato non contava più nulla e che io avrei dato tutto per quella squadra. Che amavo giocare nella Fiorentina. E così mi hanno apprezzato molto anche loro”.
Quando ha affrontato la Juventus per la prima volta come si è sentito?
“Era il 1998 e giocavamo al Franchi contro una squadra in cui c’erano tantissimi miei amici, compagni di mille battaglie in bianconero. Quello che sentivo era la voglia di dimostrare alla mia ex squadra che si era sbagliata a lasciarmi andare così presto. Ne è uscita una grandissima partita, mia e della Fiorentina. Abbiamo vinto 3-0 ed è stato un ricordo indimenticabile. Ogni volta che affrontavo la Juventus avevo sempre quelle sensazioni e ne sono sempre uscite delle grandi partite, tra le migliori che abbia mai giocato”.
Il ricordo più bello riguardo a questa sfida?
“Difficile fare una classifica. Mi viene in mente quel 3-2 in rimonta nell’anno del primo scudetto di Marcello Lippi, quando Del Piero segnò quel gol fantastico e ci regalò tre punti fondamentali. Ma non posso dimenticare anche la prima partita con la Fiorentina. Poi c’è anche l’1-0 al Franchi deciso da Batistuta nel 1998, che è anche l’ultima vittoria in casa della Viola. Ma anche l’ultima volta che ho giocato contro la Juventus, abbiamo perso ma è stata una gran partita”.
In chi si rivede tra i giocatori delle due squadre attuali?
“Non lo so, non mi sono mai piaciuti i paragoni. Per caratteristiche di ruolo potrei dire Lichtsteiner, ma è ovvio che siamo due calciatori diversi. Credo che ogni giocatore sia unico. Io ero io, lui è lui”.
Adesso c’è molta tensione tra le due squadre. Cosa ne pensa?
“Mi dispiace sentire che ci sono delle tensioni tra Juventus e Fiorentina perché sono cose che vanno oltre la rivalità calcistica, oltre il campo. Sono situazioni che vanno a ledere tutto ciò che è la partita e rischiano di caricare di troppe tensioni una partita che di per sé ne ha già abbastanza. Bisogna evitare queste polemiche, così si avvelena una sfida”.
L’oggetto del contendere è Jovetic. Ma alla fine andrà alla Juventus?
“Non so cosa farà il ragazzo. Quel che posso dire è che è logico che la Fiorentina cerca di proteggere il proprio fuoriclasse evitando che vada in altri club, lo farebbe anche il Manchester United. Il problema, semmai, è se si pensa di far firmare un contratto che esclude esplicitamente di passare a una determinata squadra. Questo non sarebbe giusto. Se il ragazzo pensa che sia un bene per la propria carriera andare alla Juventus, se pensa che lì riuscirà a vincere titoli importanti, allora vada…”
Come vede la sfida di domenica. Entrambe le squadre sembrano essere uscite da un momento di crisi, ma chi è favorito?
“Sì, l’impressione è quella. La Juventus si è ripresa bene dopo un momento difficile e sta conducendo un campionato di altissimo livello. La Fiorentina si è rilanciata contro il Parma ma è reduce da un’andata spettacolare, esprimendo un gran calcio nonostante i molti nuovi acquisti. Credo che alla fine, però, sia leggermente favorita la Juventus. È vero che la Viola è stata l’unica squadra ad aver messo in difficoltà sul piano del gioco i bianconeri nella sfida di andata e che lo 0-0 è stato piuttosto fortunato per gli uomini di Conte. Ma proprio per questo la Juventus avrà voglia di rifarsi e di dare una lezione alla Fiorentina. Sarà un fattore determinante”.
Senta, ma lei che lo conosce bene come pensa che vivrà la partita Conte?
“Difficile dirlo, perché Conte vive con grande intensità tutte le partite e questa non può fare eccezione. Il problema è che è ancora squalificato, quindi avrà problemi a scaricare la tensione. Sarà tesissimo. Stando in tribuna sentirà ancora di più il mal di fegato di partite del genere”.