CORRIERE DELLO SPORT. Del Piero: “Ma quale futuro, mi godo la Juve”

(Getty images)

Alessandro Del Piero, il Globe Soccer Award compensa il Pallone d’Oro che non ha mai vinto?
«E’ un motivo di soddisfazione e orgoglio, ma il premio di France Football non è un cruccio: sono felice della mia carriera e una bacheca più ricca cambierebbe poco. Fra l’altro, in assoluto, resto convinto che essere vincenti non dipende dai trofei».
Ha ricevuto un’accoglienza straordinaria…
«Fa piacere sentire tanto affetto così lontano dall’Italia. Si respira tanto entusiasmo, c’è un’attenzione inusuale per le emozioni pure del gioco, quelle che si vivono in campo».

Perdoniamo l’esagerazione: di sicuro non dimostra trentasette anni…
«E infatti (sorride) continuerò a giocare ancora per dieci. Esagero ancora? Otto, vabbè cinque… Scherzi a parte, so benissimo che verrà il momento di fare i conti con l’età, ma finché gambe, testa e passione ti sorreggono è giusto andare avanti».

Bilanci?
«Non è tempo. Posso dire però d’essere stra-contento, appagato da quello che ho ottenuto. Madre natura mi ha dato il talento, io ci ho messo la devozione, l’amore, la volontà di migliorare. Ringrazio sempre chi mi è stato vicino, a cominciare dalla mia famiglia, e i tanti maestri che ho avuto: tutti mi hanno dato qualcosa perché con tutti ho avuto un rapporto aperto e sincero».

Ci sono stati punti di svolta nel suo percorso?
«Non credo, sinceramente. Nemmeno la pausa psico-fisica del ‘98, legata all’infortunio: prima e dopo avevo la stessa voglia. Per me giocare è fondamentale, infatti lo farò ancora».
A Dubai la corteggiano…
«Penso solo alla Juventus». La Juve vola: sarebbe bello lasciare con un successo… 

«Ancora? In questo momento non guardo oltre il campo. Sono già qui a Dubai e aspetto i miei compagni per riprendere il lavoro».