Il primo posto in classifica che è attualmente da dividere con il Milan non ferma le ambizioni della Juventus, che in questa stagione dopo alcuni anni ricchi di amarezze ha più che mai la voglia di festeggiare un titolo importante e maggio e per questo il pensiero è già rivolto al mercato che aprirà in maniera ufficiale tra qualche giorno. Il primo obiettivo, che sembra ormai essere a un passo, è l’acquisto di un attaccante di peso che possa rendersi pericoloso in mezzo all’area e inserirsi all’interno di un reparto già ricco di individualità importanti come Vucinic, Matri, Quagliarella e Del Piero e la scelta sembra essere ormai ricaduta su Marco Borriello, che già nell’estate del 2010 era stato vicino ai colori bianconeri, ma che aveva poi preferito rifiutare la proposta non avendo la certezza di un posto da titolare e optando poi per la Roma.
L’attaccante napoletano non rientra però più nei piani di Luis Enrique e per questo avendo 29 anni e trovandosi quindi nel pieno della carriera non ha intenzione di rimanere ulteriormente ai margini: la proposta bianconera sembra essere questa volta per lui davvero allettante e se l’accordo verrà formalizzato nelle prossime ore potrebbe unirsi ai nuovi compagni già il 30 dicembre, giorno della partenza per il ritiro invernale di Dubai. Rimangono però da convincere i tifosi, ancora poco soddisfatti di questo affare, non tanto per il valore del giocatore, ma perchè non hanno dimenticato il rifiuto di poco più di un anno fa, anche se come capita spesso in questi casi i primi gol con la maglia bianconera potrebbero smentire anche i più scettici. La proposta della Juventus, però, come un anno fa prevede un prestito e un riscatto senza obbligo fissato tra sette e otto milioni in modo tale da poter valutare meglio Borriello in questi mesi che mancano da qui alla fine della stagione. La risposta ora deve darla alla Roma, anche se il sì sembra ormai a un passo visto che i giallorossi non si possono permettere di mantenere un giocatore che non viene utilizzato dal tecnico e con un ingaggio ormai troppo scomodo.
Ilaria Macchi
