Giocare su un campo come quello di Marassi contro un Genoa desideroso di riscatto davanti ai suoi tifosi dopo alcuni risultati non positivi non era certamente facile per il Milan, che aveva la possibilità di disputare questo turno di campionato prima delle avversarie e di provare quindi a portarsi in testa alla classifica in attesa di conoscere il risultato della Juventus. Al termine dei novanta minuti l‘obiettivo è stato raggiunto e con un pieno controllo della gara da parte dei rossoneri, anche se si potrva evitare qualche piccola disattenzione come ha evidenziato Allegri ai microfoni di Sky: “Abbiamo fatto un paio di minuti un buon possesso, poi però abbiamo regalato un calcio d’angolo e abbiamo subito per cinque minuti. Non riuscivamo più a venire fuori e abbiamo avuto un po’ di terrore. Ci inserivamo bene sia con Nocerino che con Boateng, ma era difficile trovare gli spazi per andare a fare goal però abbiamo creato diverse occasioni buone. Stiamo giocando decisamente bene, poi riusciamo a non prendere goal ed è importantissimo in trasferta, perché fino ad ora ne prendevamo troppi. Dobbiamo comunque migliorare perché in alcuni punti della partita non dobbiamo perdere la concentrazione.”
Il tecnico rossonero ha voluto parlare anche della prestazione dei singoli citando ovviamente i nomi di Ibra e Nocerino finiti nel tabellino dei marcatori, ma elogiando anche la prestazione di Robinho che ha portato al rigore che ha sbloccato il risultato, anche se il brasiliano non è riuscito a segnare: “Faccio i complimenti a Robinho per la giocata fatta per Ibrahimovic sul rigore, purtroppo il calcio è anche questo: si fa una buona partita, giocate particolari, e poi si sbagliano goal facili. La squadra in questo momento sta bene quindi i giocatori si aiutano tra di loro. Credo che per le caratteristiche abbiamo noi Nocerino è perfetto, perché ha ottime qualità di inserimento: Aquilani, Boateng, Flamini che però adesso è fuori, l’anno scorso lo faceva Gattuso. Tutti giocatori che fanno bene l’inserimento e scelgono bene il tempo.”
Ilaria Macchi
