LEGGO. Juve, è Krasic il problema di Conte

LEGGO. Juve, è Krasic il problema di Conte 

Il serbo è irriconoscibile in questa prima parte di stagione

(getty images)

TORINO – «Juve, abbiamo un problema». Il messaggio, molto simile a quello spedito dall’Apollo 13 alla base di Houston, è stato lanciato nell’universo bianconero da Conte dopo il pareggio del Bentegodi.
Nessun dramma, sia chiaro: la squadra è sempre in testa alla classifica. Però non riesce a dispiegare le sue ali per volare più alto. Le corsie esterne che avrebbero dovuto essere il reparto d’assalto della Juve sono invece l’anello debole, il settore più problematico della squadra.
Infatti, Conte ha accantonato il 4-4-2 per affidarsi a un modulo più coperto e meno dipendente dalle scorribande degli esterni. Si salvano soltanto Pepe e Giaccherini, quest’ultimo però alle prese con un fastidio muscolare che sara valutato oggi. L’olandese Elia è un enigma da Chi l’ha visto? Impalpabile nei 45 minuti a Catania, neppure convocato domenica scorsa a Verona, dove ha debuttato il paraguaiano Estigarribia, che fino ad allora non era mai andato neppure in panchina.
«Elia ed Estigarribia sono ancora in ritardo a livello concettuale», spiega Conte. Ma il suo problema più grande si chiama Krasic, passato nel breve volgere di dodici mesi da devastatore di difese a dilettante allo sbaraglio. Dopo le ultime imbarazzanti prestazioni, il suo valore assoluto è in discussione: non sembra un giocatore di serie A, lui che in un anno abbondante d’Italia non ha assimilato né il calcio, né la lingua. Corre spesso a vuoto, come un corpo estraneo.
Se la squadra recita a copione («Tutti i miei giocatori devono sapere suonare lo stesso spartito», disse Conte nel ritiro estivo di Bardonecchia), lui improvvisa con pessimi risultati. Gli avversari hanno imparato ad anticipare le sue giocate, gli arbitri non abboccano più alle simulazioni. «Ma io ho il dovere di aspettarlo», insiste Conte, che sta esaurendo la pazienza.
«Krasic sta attraversando un periodo sicuramente non ottimale: Conte saprà colmare le sue lacune», garantisce Marotta, che intanto sta seriamente pensando alla possibilità di cederlo a gennaio. Il serbo ha estimatori in Inghilterra, può dunque rivelarsi la pedina di scambio giusta per realizzare i sogni Walcott (Arsenal) o Nani (United). Dalla lista dei desideri di Conte sembra invece uscito il peruviano Vargas, che la Fiorentina vuole scaricare. Le sue notti brave in discoteca non piacciono a nessuno. Dei viola, Conte preferisce Cerci, peraltro nel mirino del Manchester City.