MAZZONE: “Ma quale calcio spagnolo? Andatevi a vedere le cassette del mio Ascoli”

MAZZONE: “Ma quale calcio spagnolo? Andatevi a vedere le cassette del mio Ascoli”

L’ex allenatore della Roma commenta il derby che andrà in scena domenica

(getty images)

Un allenatore di altri tempi, Carlo Mazzone; uno che di derby ne ha vissuti tanti sulla panchina della Roma. A 4 giorni dalla stracittadina, l’ex giallorosso interviene a RadioRadio e commenta subito le parole di uno dei suoi grandi avversari, Zeman, che nei giorni scorsi ha detto di non stimare Reja e Luis Enrique: “Zeman doveva avere più rispetto, doveva difendere la categoria. Se la poteva risparmiare. Io stimo sempre la categoria e la difendo. Non accetto tutti questi esoneri. Per quello che ha fatto nel calcio Zeman tra i tre può avere un riconoscimento maggiore.”

Domanda provocatoria di Franco Melli, che gli chiede se, dal punto di vista umano, non sarebbe propenso a sperare in una vittoria di Reja: ” Umanamente sì perché sta vivendo un’esperienza traumatica, perché è una cosa scioccante. Però proprio con la Roma non è che mi fa piacere. Reja è un ottimo allenatore e una grande persona, per cui va rispettata. Quando si vince i meriti sono di tutti, quando si perde la colpa è dell’allenatore. Il derby esce fuori dalla logica. Lui sicuramente avrà un concorso di colpa.”

Se vince la Lazio fa meno male ai romanisti, visti i 5 derby vinti di fila?: la risposta è secca ed è un “No. Spero che sia una partita di calcio, non di calci.”

Si passa, poi all’aspetto tecnico-tattico e al frecciatina è per la nuova Roma di Luis Enrique:Andatevi a vedere le cassette dell’Ascoli di Mazzone, della Ternana di Pinciani, altro che gioco spagnolo. La Roma che fa adesso? Fatemi un regalo, vediamoci queste cassette insieme”. Poi si parla del fatto che la Lazio potrebbe andare in ritiro già da venerdì, mentre la Roma si incontrerà solo domenica mattina a Trigoria: “Enrique (Luis Enrique,  ndr) non sa cos’è il derby, non sa cosa si gioca e forse questo crea tranquillità. Anche noi allenatori italiani ci abbiamo provato, ma poi abbiamo constatato che magari è meglio andare in ritiro, per far capire l’importanza della partita. Quindi forse è giusto quello che fa Reja.”

Poi, si torna sulla contrapposizione tra la gioventù giallorossa e l’esperienza biancoceleste: Il calcio italiano propone sempre allenatori giovani e di primo pelo. Stiamo facendo molta confusione: nel mondo del calcio l’esperienza di un allenatore è un pregio, non un difetto. Anche io, col passare degli anni, ho imparato a sbagliare di meno. Enrique  che si può inventare a Roma? Se uno ha un pizzico di esperienza in più penso che sbagli di meno.”

E Guardiola e Mourinho allora? Non sono due grandi allenatori: “Io Guardiola ho avuto l’onore e il piacere di allenarlo; ogni tanto ci sentiamo, tutto facciamo tranne che parlare di calcio. Lui è un allenatore eccezionale. E’ l’eccezione che fa la regola.”

Sembra che non giochi Totti domenica. Totti è un giocatore importante per la Roma in una partita così. Io penso che non giochi e la Roma perde qualcosa.” Un paragone tra le due compagini:La Lazio si fa preferire sul piano tattico, della fisicità e dell’esperienza. La Roma è superiore solo sul piano tecnico. Bisogna vedere se la tecnica può fare la differenza. Quello che ha in più la Roma può farla vincere. Io vedo un bel 2-2. “

L.B.

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