MATRI: “Chi era abituato a vincere smania per ricominciare e chi non ha vinto, come me, ha tanta fame”

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L’uomo dei gol decisivi, Alessandro Matri, fa il punto del suo cammino in bianconero, rispondendo alle domande del Corriere dello Sport. Ecco un sunto della sua intervista.

Nell’ultimo campionato ha segnato venti reti: adesso che quota si prefigge?

«Non fisso mai traguardi, e non solo per scaramanzia: per un attaccante è meglio non pensare troppo al gol. Diciamo che arrivare a venti è stato bello e che mi piacerebbe riassaporare quell’emozione».

Se dovesse scegliere, pre­ferirebbe lo scudetto o la convocazione per l’Euro­peo?

«Sono due piani differenti, ma scelgo la prima opzione: vincendo il campionato da protagonista con la Juve, potrei infatti meritare l’Eu­ropeo ».


Rispetto all’anno scorso è cambiato qualcosa nello spogliatoio? Sembrate mol­to più carichi…

« Lo spogliatoio era molto unito anche l’anno scorso. La rabbia che si vede ades­so scaturisce da due stagio­ni in cui la Juve non ha fat­to benissimo, quindi dalla voglia di riscatto. Chi era abituato a vincere smania per ricominciare e chi non ha vinto, come me, ha tanta fame».