NAPOLI. De Laurentiis: “Meglio la Champions dello Scudetto”

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Lungo intervento di Aurelio De Laurentiis, ospite negli studi di Sky Sport 24. Questo il pensiero del patron del Napoli: “La sola esposizione mi ha sempre dato fastidio, ho capito che del calcio non avevo mai capito nulla prima di iniziare. Bisogna metterci cuore, cervello e faccia. In tutte le imprese uno deve essere responsabile di ciò che fa. Io sono responsabile di successi e insuccessi. Il Napoli vuole avere il ruolo che le chiedono i tifosi. Quando vai in Inghilterra capisci che stanno un pezzo avanti, hanno una legge che protegge chi va allo stadio. Un San Paolo diverso? Ho in mente da due anni una rivoluzione totale a piazzale Tecchio, dove si dovrebbe costruire una nuova città che comprenda anche lo stadio. Un quartiere a sé stante, una specie di operazione parigina. Lavorare nel cinema in Italia è un’impresa impossibile. Ci siamo riusciti con fatica e disciplina. Credo che De Magistris sia uno che guarda al futuro, speriamo sia praticabile muoversi in questo senso. Mazzarri? Non posso discutere di moduli e disciplinarietà, non ho la presunzione di fare l’allenatore come non avevo quella di fare il regista. Quando dico che il mercato del Napoli è sempre aperto è perché noi guardiamo al futuro. I momenti importanti sono suggellanti di quello che uno ha fatto prima, quello di riparazione serve per correggersi e rinforzarsi. Quando si gioca 3 volte in una settimana si hanno emozioni e sollecitazioni dal punto di vista gestionale e di tifoso. Man mano che uno capisce di calcio, diventa un tifoso. In noi alberga l’anima dell’imprenditore e quella del tifoso, spesso parliamo a parlare troppo perché prevale la seconda. Scudetto a noi e Champions al Milan? Noi dobbiamo puntare ad essere tra i primi cinque, come ho sempre detto. Io credo che sia meglio vincere la Champions che lo scudetto. Uno tra i prossimi lavori che faremo è quello di allargare il terreno di gioco di una quindicina di metri. Ibrahimovic manca? Voi ne siete sicuri? Magari è tutta pretattica. La sconfitta di Barcellona? I pezzi da 90 erano appena rientrati, i nuovi si stavano amalgamando. Quando ci sono queste grosse competizioni durante il periodo estivo, quale la Coppa America, molti giocatori tornano in ritardo e la preparazione ne risente. Cavani è arrivato all’ultimo momento così come Gargano. Chi mi spaventa più tra Pato e Cassano? Non toglierei nessuno, vincere perché manca un pezzo da 90 non serve a nessuno. Il Napoli non ha bisogno di vincere in maniera opaca. Inter-Roma? Ho rispetto per tutti e due e che vinca il migliore. Ho grande simpatia per Gasperini, non lo voglio vedere in ansia o angosciato, gli auguro di fare una buona partita”.