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Incubo vaiolo: l’infezione torna a fare paura, cosa sta accadendo davvero

Un recente caso di morte per vaiolo ha suscitato la preoccupazione dei medici, soprattutto a causa della strana dinamica di diffusione.

Virus computerizzato (Sportnews.eu)

Il vaiolo è una malattia infettiva che, nel corso di secoli di storia, ha provocato la morte di centinaia di migliaia di persone e numerosi casi di cecità. Si stima infatti che durante il diciannovesimo secolo questa malattia abbia provocato la morte di ben 300 – 500 milioni persone e che sia stato responsabile di oltre un terzo dei casi di cecità registrati.

A partire dalla massiccia campagna di vaccinazione di fine ‘800 e portata avanti per oltre un secolo, però, il vaiolo ha subito un arresto via via graduale, fino a essere considerato ufficialmente eradicato nel 1979 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Fino al 2011, inoltre, il vaiolo è stato l’unica patologia a poter vantare questo primato, fino a che la peste bovina non ha subito la stessa sorte.

Vaiolo dell’Alaska: 7 casi in quasi 10 anni, ma solo 1 morto

Analisi di laboratorio di un virus (Sportnews.eu)

Ma allora perché ultimamente si sta risentendo parlare di questa malattia e in particolare del vaiolo dell’Alaska? Nel 2015 un gruppo di scienziati ha identificato per la prima volta questo ceppo del vaiolo, che da allora ha provocato 7 contagi.

In particolare un uomo anziano della penisola di Kenai, nella costa meridionale dell’Alaska, è stato il primo a perdere la vita a fine gennaio per via della malattia, dopo essere stato ricoverato a novembre per via del vaiolo dell’Alaska.

Ciò che sta suscitando scalpore, però, è che l’uomo sembrava non aver avuto contatti con altri infetti, situati a oltre 500 chilometri da lui. La diffusione del vaiolo dell’Alaska, infatti, dipende dal contatto con alcune specie animali, ad esempio arvicole e toporagni. E ancora non esistono evidenze rispetto alla trasmissione tra uomo e uomo.

Sistema immunitario debole: le conseguenze se contrai il vaiolo dell’Alaska

Tale ceppo del vaiolo, inoltre, finora è stato descritto con sintomi lievi, ad esempio linfonodi ingrossati, dolori articolari e muscolari e la comparsa di alcune pustole sulla pelle. Ma allora perché l’uomo è morto?

I medici ritengono che tale malattia possa rivelarsi letale in pazienti il cui sistema immunitario è particolarmente indebolito. L’uomo, in effetti, si era sottoposto a una cura per il cancro, compromettendo irrimediabilmente la sua capacità di reagire al virus del vaiolo.

Martina Di Paolantonio